Coronavirus, il primo ministro Boris Johnson si aggrava e potrebbe lasciare

Allarme in Gran Bretagna per la salute di Boris Johnson, ricoverato stasera in ospedale per ulteriori accertamenti a 10 giorni da una forma di contagio da Coronavirus definita al principio “lieve”, ma che non accenna a passare.

Il Primo Ministro britannico Boris Johnson è stato ricoverato per complicazioni, e sono in corso degli accertamenti sul suo stato di salute. Undici giorni fa, Johnson, aveva annunciato di aver contratto il Covid-19, e di essersi messo in autoisolamento in una stanza a lui dedicata al numero 10 di Downing Street. Come scrive Il Corriere della Sera, il Primo Ministro presenta febbre alta da circa una settimana, situazione che ha allarmato i medici, che hanno infine deciso di procedere con ulteriori accertamenti. Johnson, che ha 55 anni, in questi giorni, anche in se isolamento, ha continuato a lavorare, non condendosi il riposo adeguato. Spiegano i medici: “A scopo precauzionale si dovrà sottoporre a dei controlli perché continua ad avere persistenti sintomi da Coronavirus”. Il portavoce del Primo Ministro ha poi specificato: “Ringrazia il personale dell’NHS – il Servizio Sanitario
Nazionale britannico- per l’incredibile duro lavoro che sta svolgendo e sollecita la popolazione a continuare a seguire la
raccomandazione del Governo di stare in casa per proteggere
l’NHS e salvare vite” .

La notizia ha gettato ulteriormente nel panico la Gran Bretagna, anche da un punto di vista, chiaramente, politico, Sullo sfondo
di un Paese dove il numero dei morti, pur segnato oggi da un
leggero calo dell’incremento giornaliero, è ormai vicino al
record europeo di giornata con 621 decessi in più in 24 ore. Impossibilitato a continuare a lavorare, almeno in questa fase, il Primo Ministro passerà le funzioni de facto, come prevedere la legge, al Ministro degli Esteri Dominic Raab. Prospettiva questo che non entusiasma il Governo, e neanche la popolazione di Sua Maestà: Raab non gode certo della fiducia dei britannici, dopo conferenze stampa che hanno suscitato profonde critiche per il suo approccio alla drammatica situazione nel Paese. Si spinge per una maggiore presenza dello neo-Cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, che in queste settimane si occupato, con il giudizio favorevole dei britannici, all’imponente progetto di aiuti economici in vista del lockdown.

Ma lo scontro all’interno del Governo è appena iniziato. E vede da una parte lo stesso Sunak, che spinge per una riapertura a breve delle attività produttive, e il Ministro della Salute Pubblica Matt Hancock, che teme il collasso delle strutture ospedaliere, e guarda con molta attenzione alla situazione italiana. Hancock, anch’egli risultato positivo nelle scorse settimane, ha comunicato di stare bene dopo l’isolamento. In ripresa anche le condizioni della fidanzata del Primo Ministro Johnson, Carrie Symonds, la quale aveva mostrato i sintomi di Covid-19 nei giorni scorsi, anche se non si è mai sottoposta al tampone. Le condizioni della 32enne hanno destato molta preoccupazione dal momento che è incinta di 7 mesi.

La notizia relativa allo stato di salute del Primo Ministro è arrivata la stessa sera dello storico discorso tenuto dalla Regina Elisabetta II alla Nazione. Come spiega Repubblica, dalla Drawing Room del castello di Windsor, dove si è trasferita dall’inizio della pandemia, Sua Maestà ha voluto mandare un messaggio di speranza ai britannici e a tutti i popoli appartenenti al Commonwealth. Si tratta del quarto discorso alla Nazione della Regina in 68 anni di regno: segue il primo della guerra del Golfo del 1991, in occasione dei funerali di Lady Diana del 1997 e dalla scomparsa della madre nel 2002. Un messaggio che sottolinea dunque l’importanza del periodo storico e del momento difficilissimo che la popolazione sta vivendo.

In tutto quattro minuti, dove la Regina ha chiesto alla popolazione senso di responsabilità, accentuato da toni gravi: “Vi parlo in un tempo che so essere di crescente difficoltà. Un tempo di sconvolgimento nella vita del nostro Paese che ha portato dolore ad alcuni, problemi economici a molti ed enormi cambiamenti nella vita quotidiana di tutti noi”. La Regina, che tra due settimane compirà 94 anni, ha continuato: “Insieme stiamo affrontando l’emergenza, se restiamo uniti e risoluti vinceremo noi. Aiutiamo a proteggere le persone fragili e a risparmiare a molte famiglie il dolore già sofferto da quelli che hanno perso i loro cari”. Ed ha concluso: “Prevarremo e la vittoria apparterrà a ciascuno di noi. Dobbiamo confortarci pensando che giorni migliori torneranno: che saremo di nuovo con i nostri amici, saremo di nuovo con le nostre famiglie e ci incontreremo ancora“.

 

Fonte: Il Corriere della Sera, Repubblica

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