Nicola Zingaretti: “Ora è chiaro a tutti. Noi senza l’Europa non ce l’avremmo mai fatta”

Nicola Zingaretti esulta per l’operato dell’Unione Europea sull’emergenza Coronavirus. Intanto, però, i Ministri di Berlino e l’Aja si sono opposte a misure straordinarie che non contemplino, in cambio, l’impegno su pacchetti di riforme e misure extra rispetto a quelle necessarie per fronteggiare la pandemia.

Zingaretti Coronavirus - Leggilo.org

 

“Bene le scelte della Commissione europea e dalla Banca centrale europea per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Decisioni prese grazie anche alla spinta, all’impegno e alla forza dell’Italia”. Con queste parole, il segretario del PD Nicola Zingaretti elogia le scelte dell’Europa nel fronteggiare l’epidemia da Covid19 con un post su Facebook. “Ora è chiaro a tutti. Al contrario di tante sciocchezze dette in questi anni, la verità è che senza Europa non ce l’avremmo mai fatta”, spiega il dem, che invita l’Europa a non fermarsi e ad andare avanti, diventando protagonista della ricostruzione delle economie. Infatti, l’Unione Europea sarebbe nata per questo: “per essere al servizio dei suoi cittadini e attore di pace nel mondo”. Pertanto, ciò che seguirà sarà una fase nuova per la ricostruzione, con sempre più integrazione, cooperazione e investimenti europei, conclude Zingaretti.

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Intanto, però, la stessa risposta non sembra arrivare da Germania e Olanda. Infatti, informa Agi, l’Italia e la Spagna hanno richiesto di attivare gli eurobond nell’ambito del controverso Mes – il Meccanismo europeo di stabilità – ma senza i paletti dell’austerity, ossia senza un obbligo di misure straordinarie. Tuttavia, i Ministri delle Finanze Ue, Germania e Olanda, alla prima teleconferenza si sono opposti decisamente a questa possibilità. Per Berlino e L’Aja non è possibile concedere aiuti senza condizioni, e si sono quindi opposti a misure straordinarie che non contemplino, in cambio, l’impegno su pacchetti di riforme e misure extra rispetto a quelle necessarie per fronteggiare la pandemia.

Secondo quanto avrebbe riferito il Ministro Roberto Gualtieri dopo l’incontro con i colleghi europei, l’Italia, come anche altri Paesi, avrebbe chiesto l’uso di tutte le risorse disponibili a livello europeo, comprese quelle del Mes attraverso l’emissione di eurobond, un ipotetico meccanismo solidale di distribuzione dei debiti a livello europeo attraverso la creazione di obbligazioni del debito pubblico dei Paesi facenti parte dell’eurozona. Tuttavia, Italia e Spagna avrebbero richiesto l’assenza totale di condizionalità. Ma, informa EuropaToday, il fronte degli Stati più favorevoli alla politica dell’austerity, non è intenzionato a cedere. In altre parole, gli aiuti si avranno solo se, in cambio, si avrà qualcos’altro.

“L’Olanda è impegnata ad assicurare che una forma appropriata di condizionalità sia rispettata per ogni strumento utilizzato, come richiesto dall’attuale Trattato del Mes”, ha fatto sapere il ministro Olandese, riassumendo la posizione di questo fronte. Ma, per Giuseppe Conte, le condizioni attuali del Mes stabilite sulla base dell’attuale quadro regolatorio non sono accettabili. Per i 5 stelle, come per il centrodestra, bisogna puntare al massimo sugli eurobond, ma l’idea del Mes è lontana alle prospettive di entrambi i gruppi.

Per Italia e Spagna, le posizioni di austerity non terrebbero conto della situazione di emergenza in cui si trova l’intera Unione europea, e non solo i Paesi attualmente più colpiti dall’epidemia. Infatti, siamo di fronte a una crisi provocata da un fattore esterno, che riguarda tutti. Di conseguenza, sostengono Italia e Spagna, qualsiasi aiuto in tal senso dovrebbero limitarsi a una sola condizione: che le risorse attivate siano usate per fronteggiare le conseguenze economiche del coronavirus.

Fonte: Agi, Nicola Zingaretti Facebook, Europa Today

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