Il Coronavirus sta uccidendo l’italia: 627 morti, 4.670 contagi in un giorno

Il 19 marzo a Pesaro è morta una ragazza di soli 27 anni infettata dal Coronavirus. Aveva già patologie pregresse. Fin’ora è la vittima più giovane in Italia. Intanto la Protezione civile informa sull’andamento dell’epidemia in Italia.

coronavirus pesaro 27 anni

Sono 37860 i contagiati da Coronavirus, con un aumento di 4670 casi nella giornata di oggi. Aumentati i guariti di 689 unità, per un totale di 5129 casi. Aumentati anche i decessi, + 627, per un totale di 4032 deceduti. Questi gli ultimi dati forniti dalla Protezione civile nell’ultimo bollettino medico. Nella giornata di ieri, invece, i contagi erano stati 33.190, i decessi 3.405, i guariti 4.440.

Mentre inizialmente sembrava che le vittime del Covid 19 fossero solo le persone anziane, nelle ultime settimane siamo stati costretti a ricrederci. Qualche giorno fa a Bergamo è morto un operatore del 118 di appena 45 anni lasciando un figlio piccolo. A Turi e a Brescia non ce l’hanno fatta due giovani di 38 anni. Il 18 marzo, addirittura, un barista di 32 anni è morto in provincia di Monza Brianza. E a questa lista – comunica Fanpage – il 19 marzo, è andata ad aggiungersi un’alra giovanissima: una ragazza di soli 27 anni che viveva a Pesaro, nelle Marche. La ragazza, fino ad ora, è la vittima più giovane del Coronavirus. Anche se il Coronavirus è andato ad aggravare patologie già pre-esistenti da quanto si apprende. Infatti, la giovane aveva malattie pregresse che l’infezione da Coronavirus ha acuito. Come anche nel caso degli altri deceduti giovani sopra citati. L’unico che – a quanto pare – non aveva altre malattie era l’operatore del 118 di Bergamo.

Infatti il 38enne di Turi era in dialisi da anni, il ragazzo di 38 anni di Brescia aveva disturbi respiratori, mentre il barista 32enne di Monza e Brianza, Fabrizio Marchetti, aveva già un’infezione contratta alcuni mesi prima. Nel medesimo giorno in cui ha perso la vita la 27enne, la Marche hanno registrato altri  22 decessi per Coronavirus.

Solo qualche giorno fa il presidente del Brasile Jair Bolsonaro aveva asserito che in Italia il numero dei decessi è così elevato rispetto agli altri paesi, semplicemente perché in Italia ci sono tante persone vecchie e malate. Ma questi dati sembrano smentire le affermazioni di Bolsonaro.

Intanto si sta profilando una speranza per molti. Al momento in alcuni ospedali italiani come il Pascale e il Cotugno di Napoli e altri istituti locati a Milano, Fano e Catanzaro si sta utilizzando il farmaco anti artite Tocilizumab per la cure dei casi più gravi. Secondo quanto riferito dal professor Paolo Ascierto dell’ospedale Pascale, che è stato l’apripista di questa strada, al momento i risultati riscontrati sono molto positivi.

Fonte: Fanpage, Protezione civile

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