Coronavirus, Vittorio Sgarbi: “Se i ministri dicono che si muore, non credetegli”. E rischia la denuncia

Nel corso del programma Chi l’ha Visto, nella puntata dedicata al Coronavirus, è stato biasimato il negazionismo dell’onorevole Vittorio Sgarbi. Intanto il critico dell’arte ritratta, in parte, le sue posizioni.

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Nei giorni scorsi hanno sollevato parecchie polemiche i video dell’onorevole Vittorio Sgarbi sul Coronavirus. Tutti collegati da un fil rouge: negare la gravità del Covid 19. Il famoso critico dell’arte ha definito incompetenti sia i politici sia virologi come Roberto Burioni e Fabrizio Pregliasco che, da settimane, ci ripetono di restare a casa in isolamento per contenere la diffusione del virus. Sgarbi ha espressamente invitato gli italiani, invece, a trasgredire ai decreti emanati dal Governo e a uscire di casa. In un video, addirittura, invitava ad andare a Codogno, focolaio del Covid 19. Messaggi che Girolamo Lacquaniti, responsabile Stampa della Polizia di Stato, chiede di ignorare: “Bisogna isolare e non dare eco a chi manda messaggi ai limiti del Codice Penale. Istigare a violare le leggi è reato, stiamo parlando di qualcosa che non ha precedenti“.

A causa di questo suo atteggiamento un consigliere provinciale di Trento in quota Cinque Stelle ha chiesto la sua rimozione dal ruolo di presidente del museo Mart. E l’associazione ferrarese Piazza Verdi ha seguito a ruota chiedendo al sindaco di Ferrara Alan Fabbri di rimuovere Sgarbi dal ruolo di direttore di FerrarArte. E – riporta Adnkronos – l’associazione Patto Trasversale per la Scienza, fondata da Roberto Burioni e Guido Silvestri, ha presentato un esposto contro Sgarbi.

Anche la trasmissione Chi l’ha Visto, durante lo speciale sul Coronavirus – riferisce Il Gazzettino – ha criticato duramente le parole dell’onorevole Sgarbi. Nel corso della trasmissione è stato fatto vedere il video in cui Sgarbi invitava tutti ad uscire e sosteneva che non si può fermare un Paese per un’influenza. “Se questi ministri vi dicono che c’è un virus, non credetegli. Sono zucche vuote. Il capravirus ha preso i loro cervelli”. Durante la trasmissione condotta da Federica Sciarelli è intervenuta Giovanna Rezza, dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha commentato: “Il Coronavirus non è un raffreddore. Si muore”.

Tuttavia, in un successivo video apparso su Facebook, l’onorevole Vittorio Sgarbi ha ritrattato, in parte le sue posizioni. Pur continuando a ribadire i danni economici del tenere ferma l’Italia per chi non ha un posto fisso, tuttavia ha dichiarato che lui è chiuso in casa. E ha invitato, questa volta, gli italiani a rimanere a casa. Non perché – a suo dire – il Covid 19 sia letale. Ma perché, essendo molto contagioso, se ci ammaliamo tutti nello stesso periodo, mandiamo a collasso i reparti di terapia intensiva degli ospedali. “Restate a casa per non diffondere il virus. Ma non fatevi intimidire, non abbiate paura. Il virus non è niente di pericoloso”.

https://www.facebook.com/SgarbiVittorio/videos/517716968886421/

Fonte: Il Gazzettino, Adnkronos, Vittorio Sgarbi Facebook

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