Venezia senza pace: la marea sale a 154 centimetri. Politici in visita alla città

Durante la mattinata del 15 novembre è peggiorata la situazione a Venezia a causa di una marea più alta del previsto che ha nuovamente allagato il centro. La marea ha raggiunto i 154 centimetri. Diversi esponenti del Governo sono andati a constatare i danni. Il governatore della regione Luca Zaia e il sindaco della città Luigi Brugnaro chiedono che lo Stato intervenga al più presto.

venezia marea peggiora

La situazione continua a peggiorare a Venezia e la città torna sott’acqua. Durante la mattinata del 6 novembre – come riporta lAnsa – la marea ha superato i 154 cm a Punta Salute mentre ha raggiunto i 149 cm a Burano e i 146 cm a Chioggia. Il centro cittadino è stato allagato per il 70% ragion per cui il Comune ha ritenuto necessario chiudere il Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco. Nella mattinata è stata fatta suonare la sirena per ben 4 volte, il ché rappresenta il massimo segnale di allerta. Intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annunciava al Corriere della sera di aver convocato per “il Il 26 novembre un ‘Comitatone’ interministeriale per la salvaguardia di Venezia, nel corso del quale verrà discussa anche la governance per i problemi strutturali della città,

Il governatore della regione, Luca Zaia – riferisce Rainews –   ha dichiarato: “Chiederò di nuovo l’accesso al fondo di solidarietà europeo come feci per l’alluvione del 2010. Ma non è sufficiente. L’Europa potrà darci qualche decina di migliaia di euro. Ma a noi ne servirebbero molti di più per rimettere sù le attività produttive andate distrutte.” Oltre al governatore della regione, anche il sindaco Luigi Brugnaro ha fatto sentire la sua voce e ha lamentato la situazione di stallo che si protrae da anni per i continui “no” di una certa parte politica: “Ora basta con i “no”! E’ grazie a chi dice sempre no che non si è mai fatto niente per Venezia. E’ grazie a questi no se i lavori che sarebbero stati utili non sono mai stati conclusi”.

Zaia e Brugnaro, tra le righe, hanno fatto appello alla necessità di un massiccio intervento da parte del Governo italiano. Infatti, proprio ieri, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in visita alla città, durante una riunione in prefettura con lo stesso Luca Zaia e con il sindaco Brugnaro, ha assicurato: “Lo Stato non vi lascerà soli. Con il prossimo Consiglio dei Ministri dichiareremo lo stato di emergenza per Venezia in modo da poter iniziare subito ad elargire fondi per i privati e per le attività produttive”. E, come riporta TgCom24, il premier ha dato anche le cifre “Daremo fino a 5000 euro per i privati e fino a 20.000 per le attività produttive. Inoltre garantisco che finiremo il Mose entro il 2021”.

Visti i continui peggioramenti, dopo il premier Giuseppe Conte, anche altri esponenti del Governo sono andati in visita a Venezia per tastare con mano i danni. Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, riferisce Repubblica, ha detto che tra le ipotesi in discussione nel governo c’è anche quella di allargare l’art bonus alle chiese che qui hanno subito danni notevoli. Il ministro  ha annunciato anche che ci sarà un numero verde da chiamare per le donazioni

Il Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, sul suo Twitter ha scritto: “Ho attivato un pool operativo per prestare aiuto agli istituti scolastici della città”.

  1. La situazione dell’acqua alta a Venezia continua a preoccupare, ho attivato un pool operativo composto dai tecnici del ministero coordinato con la Protezione Civile, l’ufficio Scolastico Regionale e gli Enti Locali per monitorare e aiutare gli istituti scolastici in difficoltà.

 

Mentre il Ministro per i beni Culturali Dario Franceschini, durante un sopralluogo, ha detto: “Non serve venire qui a fare passerelle senza senso. Io sono qui per valutare i danni ai monumenti e alle opere d’Arte. Serve un impegno enorme da parte dello Stato”. Purtroppo c’è stato chi, anche in questa situazione tragica, non ha mancato di sollevare polemiche. Il leader del Cinque Stelle Luigi Di Maio ha preso male l’affermazione di Luca Zaia che, raggiungendo i suoi colleghi di partito a Bologna per il via ufficiale della campagna di Lucia Borgonzoni alle regionali, aveva ironicamente dichiarato: “Pur di sostenere Borgonzoni, sarei venuto a Bologna anche a nuoto”. Il pentastellato – come riporta Repubblica – ha così commentato: “Luca Zaia ha davvero un pessimo gusto e ha mancato di rispetto alla città di Venezia. Con l’acqua alta in città lui se ne è andato a fare propaganda a Bologna”.

Fonte: Ansa, Rainews, TgCom24, Repubblica, Lorenzo Fioramonti Twitter.

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