Zingaretti: “La nostra manovra sconfiggerà Matteo Salvini”. Ma ora pensa alla resa

Il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti meno di un mese fa difendeva a spada tratta la Manovra Finanziaria, Ora, messo alle strette da Matteo Renzi e Luigi Di Maio, e in prossimità delle elezioni regionali in Emilia, ha convocato i suoi ministri per rivederla e modificarla.

Zingaretti la corda si spezza - Leggilo.Org

La manovra finanziaria è il nostro punto di ri-partenza. Non si tocca e non si modifica. E’ grazie ad essa che abbiamo salvato l’Italia dal sovranismo di Matteo Salvini che ci stava portando sull’orlo del baratro”. Queste erano le parole pronunciate meno di un mese fa dal segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti e riportate da SkyTg24. Ma in un arco temporale assai breve la situazione è mutata e la sconfitta alle regionali in Umbria ha fatto saltare molte delle certezze iniziali. Infatti lo stesso segretario Dem ha convocato alla Camera i suoi ministri e i capigruppo per ridiscutere la Manovra di Bilancio. In particolare si è parlato di rivedere alcuni punti specifici come la Plastic Tax, fortemente voluta dai Cinque Stelle, la tassa sulle auto aziendali, la parte inerente i bilanci dei Comuni  e la questione appalti nel Decreto Legge Fisco. Per il momento – riferisce Repubblica – non è ancora stato deciso nulla di certo. “Prima di prendere qualunque decisione dobbiamo ascoltare tutte le voci. Agiremo sicuramente in tempi brevi ma non dobbiamo farci prendere dall’ansia della fretta.” Comunicano fonti da Palazzo Chigi. Ma c’è chi, invece, non ama attendere e ha già iniziato ad esultare come il leader d’Italia Viva Matteo Renzi che sul suo Twitter ha scritto “Finalmente la misura sbagliata della tassa sulle auto aziendali è stata cancellata. Italia Viva aveva ragione. Noi nasciamo per risolvere i problemi che gli altri creano”.

Una tattica, quella del fuoco amico che il Segretario Dem Nicola Zingaretti ha criticato con queste parole: “Matteo Renzi ormai sa solo tirare colpi bassi, la manovra di bilancio l’ha votata anche lui e ora la biasima come se lui non c’entrasse niente.” E  ha proseguito “Il mio consiglio a Renzi e Luigi Di Maio è lo stesso: la smettano di tirare la corda perché poi si spezza!”. 

E se la tassa sulle auto aziendali potrebbe saltare, solo rimandata sembra essere, invece, la Plastic Tax che – come riporta l’Ansa – sta mettendo a rischio la vittoria del candidato Dem Stefano Bonaccini in Emilia Romagna. Infatti è proprio in questa regione che si concentra il più alto numero di fabbriche che producono imballaggi e una tassa sulla plastica metterebbe a rischio il lavoro di ben 228 fabbriche e oltre 17.000 posti di lavoro. Tuttavia questo potrebbe essere un nuovo terreno di duro scontro tra gli alleati di governo. Il PD, da un lato, è spaventato dai recenti sondaggi che – riferisce La Stampa – vedono in vantaggio la candidata di Centrodestra Lucia Borgonzoni. E, pur di non perdere una regione storicamente rossa potrebbe propendere per l’abolizione della tassa etica. Mentre il M5S, per riconquistare i consensi di un elettorato sensibile alle tematiche ambientali e che si è sentito fortemente tradito dall’alleanza con “il partito di Bibbiano”, potrebbe sostenerla fino all’ultimo.

Fonte: Ansa, SkyTg24, Stampa, Repubblica, Matteo Renzi Twitter.

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