Il Capo della Polizia: “Gli stranieri sono il 12% ma commettono il 32% dei reati”

Il capo della Polizia Franco Gabrielli conferma l’aumento della criminalità straniera. “Sempre più migranti delinquono. Bisogna lavorare sull’integrazione”.

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Negli ultimi anni si è verificato un calo della criminalità in generale. Ma la percentuale di crimini commessi da stranieri, invece, è aumentata. Questo è un dato innegabile.” A pronunciare queste parole non è stato un qualche politico di Destra. L’affermazione, basata su numeri è di Franco Gabrielli, capo della Polizia. E – riferisce SkyTg24 – ha proseguito con stime ufficiali e oggettive “Nel 2016  su 893.000 persone denunciate il 29,2% erano stranieri; nel 2017 la percentuale è salita al 29,8% fino a toccare il 32% nel 2018. Ora, a ottobre 2019, siamo già quasi al 32%. Considerando che nel nostro Paese gli stranieri rappresentano il 12% della popolazione, possiamo concludere che buona parte di essi finiscono nei circuiti della delinquenza.” E le parole del Capo della Polizia vengono confermate dai recenti fatti di cronaca. Solo pochi giorni fa un domenicano di 29 anni ha rapinato una banca e ucciso due agenti a Trieste. Nelle scorse settimane dalle navi Ong sarebbero sbarcati trafficanti di esseri umani riconosciuti da altri migranti: 2 sono arrivati con la Sea Watch di Carola Rackete e 2 con la Ocean Viking. Anch’essi tutti di nazionalità straniera. In base ad uno studio della Fondazione Hume l’aumento dell’immigrazione negli ultimi anni è direttamente proporzionale all’aumento di determinati crimini tra cui violenza sessuale, rapina e omicidio volontario. Non si tratta di propaganda politica o campagne elettorali basate sulla xenofobia: si tratta di dati Istat. Con questo non si vuole certo insinuare che senza migranti non ci sarebbero criminali. Ma è evidente che un’immigrazione senza controllo non permette di effettuare un rigido controllo su chi ci entra in casa e questo, inevitabilmente, ha ripercussioni negative in termini di sicurezza. E’ inevitabile che riaprire i porti comporti maggiori partenze perchè sebbene indirettamente, le incentiva e, dunque, maggiori sbarchi. Ed è prevedibile che chi non ottiene lo status di rifugiato in quanto migrante economico, diventando clandestino sul territorio, per sopravvivere ricorra a ad ogni sorta di espediente.

La soluzione? Per il sopracitato Capo della Polizia  Franco Gabrielli – riporta Affaritaliani – bisogna lavorare su 3 fronti: gestione dei flussi migratori, rimpatri assistiti e integrazione. “Se non si lavora sull’integrazione è molto facile che gli immigrati finiscano preda di organizzazioni malavitose“. E – riferisce Adnkronos – l’alto funzionario ha così proseguito: “In Italia manca un approccio strutturale. Si lavora molto in modalità buonista, per la serie “vogliamoci tutti bene”. Non si può andare avanti così. Questo non aiuta il problema della sicurezza“. Nonostante non si trovi d’accordo con le multe alle Ong previste dal Decreto Sicurezza Bis approvato dal precedente governo giallo verde, Gabrielli ha così concluso: “I due Decreti sicurezza contengono molti punti positivi. In primis il rispetto della divisa. Chi vuole manifestare deve avere il diritto di farlo ma sempre in modo pacifico e rispettoso delle forze dell’ordine.

Fonti: SkyTg24, Adnkronos, Affaritaliani

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