Giuseppe Conte avvisa Renzi: “Stai attento, gli italiani capiscono chi li prende in giro”

Duro scontro a distanza tra il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e il Premier Giuseppe Conte sulle soluzioni economiche proposte dal Governo per la manovra.

Dopo le iniziali rassicurazioni,  il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, attacca il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: l’occasione è data dalle scelte del Governo sulla Manovra economica. La richiesta costante da parte dell’ex Segretario del PD e ormai leader di Italia Viva è quella di non aumentare le tasse. L’occasione per far scricchiolare il Governo l’ex Premier Renzi la cogli in una lettera pubblicata dal Corriere della Sera dove non manca di rivendicare gli esiti del proprio, di Governo, e mettere alle corde quello attuale, sopratutto sull’Iva, diventata motivo di scontro e di veti incrociati.Riguardo al taglio del cuneo fiscale, ipotizzato in due miliardi di euro, e che potrebbe giovare ai lavoratori in termini di reddito maggiore stimato tra i 20 e i 40 euro/mese l’ex premier ha sarcasticamente definito l’obiettivo un “pannicello caldo“. L’iniziativa non è piaciuta al Conte bis, che ha visto in quest’uscita solitaria del senatore toscano un mezza dichiarazione di guerra, nonostante il “stai sereno” che Renzi sibilò a Conte dopo l’uscita dal PD: “Voglio chiarire che tutti devono partecipare a questo progetto politico con il massimo impegno e determinazione, noi non abbiamo bisogno di fenomeni – ha sottolineato  Conte – poi se qualcuno vuole andare tutti i giorni in TV lo faccia pure ma nella consapevolezza che quando ci si siede al tavolo ci si siede correttamente e non si rivendicano primati che non riconosco a nessuno, neppure ai partiti che hanno maggiore consistenza numerica“.

Nel merito dei provvedimenti economici che il Governo si accinge a varare il premier si è espresso in questi termini, spiega l’Adnkronos: “Abbiamo valutato varie proposte alternative e tutti insieme poi sulla rimodulazione dell’Iva e sul presunto passo indietro sugli aumenti che Renzi accredita al suo operato – non c’è stato un solo partito o il presidente che abbia detto ‘facciamo questo’. Non abbiamo ancora il dettaglio delle misure da adottare” ha sottolineato Conte, come per prendere ulteriormente le distanze dal protagonismi di Renzi ma, allo stesso tempo, lasciando intendere che le idee sulla Manovra non sono ancora chiare e che le decisioni di merito saranno comunque prese collegialmente dalle forze che compongono la Maggioranza. “Ci stiamo lavorando – ha aggiunto – il Mef, che sento tutti i giorni, e la Ragioneria dello Stato stanno lavorando su scenari che cambiano continuamente. Quindi, in questo momento dire che è stata presa una decisione è pura mistificazione della realtà. Bisogna stare attenti, con gli italiani non si scherza. Bisognerebbe che tutti i politici lo avessero imparato“.

Io non parlerei di pannicello caldo – ha continuato il premier riferendosi alle parole di Renzi –  Però se per Renzi, che ha uno stipendio consistente, 20-30-40 euro al mese sono pochi… per carità, lui ha dato in passato molto di più, ha utilizzato le risorse pubbliche ampiamente. Oggi – ha concluso l’attuale premier – “abbiamo un quadro di finanza pubblica molto delicato e complesso che ci impone scelte molto oculate. Rispettiamo i lavoratori“.

Primi scricchiolii all’interno della maggioranza, dunque. Un segnale recepito anche dal numero uno della Lega, Matteo Salvini, che ha dichiarato: “Sbarchi triplicati, una tassa al giorno e litigi continui, con il Conte in fuga dal Parlamento e che oggi dà del ‘fenomeno’ a Renzi – riferisce Il GiornaleSpettacolo indegno, purtroppo a spese degli italiani“.

Come riferito dall’Ansa, l’ex ministro dell’Interno è poi passato a criticare il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Nei primi 4 giorni di ottobre già 261 sbarchi in Italia, il doppio della media giornaliera registrata nell’ottobre 2018 – ha evidenziato nonostante la promessa del capo politico del M5s di accelerare i rimpatriIl tutto dopo un settembre nero: 2.500 sbarchi contro i 947 dello stesso periodo di un anno fa. Questi i fatti. Da Di Maio e Conte tante chiacchiere e troppi sbarchi“.

Fonte: Adnkronos, Corriere della Sera, Il Giornale, Ansa, Agenzia Vista

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