Ocean Viking, sì dal Viminale allo sbarco di 182 migranti a Messina

La nave Ocean Viking con a bordo 182 migranti sbarcherà a Messina: questo il porto sicuro assegnatole, come fatto sapere da fonti del Viminale.

Migranti Ocean Viking Viminale assegnato porto sicuro di Messina - Leggilo

Dopo vari giorni trascorsi in mare con a bordo i 182 migranti soccorsi davanti alla Libia, ora la richiesta da parte di Ocean Viking di sbarcare in porto sicuro è stata accolta. Il ministero dell’Interno ha infatti scelto di assegnare un porto sicuro alla nave di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere. Come si è appreso da fonti del Viminale, si tratta di quello di Messina, qui toccheranno terra i naufraghi, compresi 14 bambini, di cui anche una neonata di soli 8 giorni.

Per quest’ultima e gli altri minori Msf aveva evidenziato tramite il proprio account Twitter e prima dell’assegnazione del porto sicuro che “14 dei naufraghi lasciati a bordo della Ocean Viking sono bambini. La più piccola ha solo 8 giorni: ha trascorso metà della sua vita su una nave di soccorso – ha sottolineato – Molti sono stati in centri di detenzione, esposti a violenze e insicurezza. Europa, ritardare il loro sbarco è disumano”.

Intanto, come riportato da La Stampa, proprio il tema migranti sarà affrontato nella giornata di domani a Malta, a La Valletta dove su terra un vertice a cui prenderanno parte i ministri degli interni di Italia, Francia, Germania e Finlandia, Paese presidente dell’Ue. Un incontro al termine del quale non è però scontato che si arrivi ad una svolta per quanto riguarda il principio della rotazione dei porti di sbarco e la redistribuzione degli immigrati, per cui Francia e Germania si sono dette recentemente disponibili ad accoglierne il 25% ciascuno.

A tal proposito, come riferito da Repubblica, anche altri Stati potrebbero dirsi favorevoli a prendere anch’essi una parte dei migranti, riducendo un questo modo il numero per le Nazioni volontarie. Il nodo principale da sciogliere è rappresentato dagli immigrati economici, per i quali il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha dichiarato il suo impegno con i partner perché essi siano inclusi nel meccanismo.

Fonte: Medici senza frontiere Twitter, La Stampa, Repubblica

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