Camera dei Deputati, il Governo PD-M5S già si spacca

Il governo M5s-PD già si spacca alla Camera sul voto per autorizzazione poi negata. alla misura cautelare agli arresti domiciliari di Diego Sozzani, parlamentare di Forza Italia.

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La Camera dei Deputati ha negato la misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del deputato di Forza Italia, Diego Sozzani. Per il parlamentare berlusconiano era stata richiesta questa autorizzazione da parte del GIP di Milano nell’ambito di un procedimento per finanziamento illecito dei partiti e corruzione, relativo ad una fattura di 10mila euro.

Nonostante il sì da parte della Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio di fine luglio grazie al voto favorevole di M5s e PD, l’Aula, complice anche il voto segreto, ha detto no anche all’utilizzo delle intercettazioni delle conversazioni dell’esponente forzista.

Il motivo di questo cambiamento di rotta, salutato da un fragoroso applauso da parte dei politici di centrodestra, potrebbe significare già un primo scricchiolio nella maggioranza formata da Movimento 5 Stelle e Partito democratico. Secondo altre indiscrezioni, si tratterebbe invece di un “regalo” a Forza Italia per cercare di rafforzare i numeri traballanti al Senato.

Come riportato dall’Ansa, ci sarebbero delle voci riguardanti dei contatti, smentiti formalmente da tutti i diretti interessati, con il partito di Silvio Berlusconi per provare a formare un gruppo di “responsabili” di non più di 15 senatori per così rendere vano ogni ipotetico tentativo da parte del nuovo movimento di Matteo Renzi di mettere in pericolo o comunque condizionare l’esecutivo. Un’ipotesi che starebbe alimentando timori all’interno del M5s che avrebbe così l’intenzione di non voler trattare le questioni relative al governo con Italia Viva, recentemente annunciato dall’ex segretario PD.

Intanto il capo politico pentastellato, Luigi Di Maio, che solo pochi giorni fa aveva definito “entusiasmante governare col PD”, ha così commentato sulla propria pagina Facebook l’esito della votazione su Sozzani conclusasi, come riferito da Adnkronos, con 235 sì e 309 no: “Qualcuno dice che il voto odierno “è tema di Governo”, io rispondo “è tema di valori” – ha scritto – Oggi chi ha votato contro l’arresto di Sozzani dovrebbe risponderne davanti all”opinione pubblica”.

“E invece a causa del voto segreto, non ne risponderà davanti agli italiani – ha proseguito – È proprio in questi casi che emerge tutta la differenza tra noi e il resto del sistema. Qui non si tratta di giustizialismo o di presunzione di innocenza. Qui si tratta di normalità, di regole”.

“Il voto segreto va abolito – ha aggiunto – Ognuno deve assumersi le sue responsabilità. Da parte nostra, orgogliosi di aver dimostrato ancora una volta di essere l’unica forza politica in grado di interpretare un principio sacrosanto e inderogabile, quale è quello della giustizia sociale”.

“Solo il MoVimento 5 Stelle – ha puntualizzato – ha votato compatto a favore degli arresti domiciliari e sulla richiesta di autorizzazione dei giudici a utilizzare intercettazioni”.

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Fonte: Ansa, Adnkronos, Luigi Di Maio Facebook

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