Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha messo in guardia il governo di M5s e PD sul rischio di passare dai porti chiusi all’accoglienza senza limiti dei migranti.
Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, ha le idee chiare sul tema dell’immigrazione e sulle mosse che dovrebbe intraprendere il governo formato da M5s e PD per affrontare adeguatamente questa questione così spinosa: “Ora che l’Italia è uscita dall’angolo nel quale l’aveva cacciata il passato governo deve riproporre il tema della modifica del trattato di Dublino – ha detto – Sull’immigrazione la gente chiede sicurezza. Il Pd non lo dimentichi”.
“L’idea che di tutti i migranti si debba far carico l’Italia non esiste. Anche la sinistra deve ammettere che sulla gestione a terra abbiamo fallito – ha ammesso aggiungendo però in un tweet che ora – c’è voglia di voltare pagina, ma gli italiani chiedono posizioni meno rigide quindi eviterei di passare da porti chiusi ad accogliamoli tutti”.
C’è voglia di voltare pagina. Sull’immigrazione: basta odio contro i migranti. Ma attenzione: secondo Ipsos solo l’11% degli italiani (neanche metà del Pd) chiede posizioni meno rigide sull’immigrazione.
Eviterei quindi di passare da “porti chiusi” ad “accogliamoli tutti”.— Giorgio Gori (@giorgio_gori) September 8, 2019
“Non che abbia ragione Salvini, però – ha quindi evidenziato ai microfoni di Repubblica il primo cittadino della città lombarda – mi pare che ci sia il desiderio di uscire da una fase di gesti palesemente disumani che hanno comportato oltretutto la violazione del diritto internazionale”.
Chiarisco: non ho detto “teniamo chiusi i porti”. Chi rischia la vita in mare va salvato. Ma l’umanità non basta. Quell’89% ci dice che servono anche legalità e sicurezza, che l’immigrazione va GE-STI-TA. Se lo capiamo bene, altrimenti regaliamo pure il Paese a Salvini. https://t.co/uWGIcWf0aT
— Giorgio Gori (@giorgio_gori) September 8, 2019
Secondo il sindaco di Bergamo, “queste persone vanno salvate, ma che questa politica va fatta insieme alla garanzia di legalità e sicurezza” e sul mezzo milione di irregolari sfruttati con il lavoro nero, “un partito di governo deve saper dare una risposta”.
“Abbiamo governato dal 2013 al 2018 e il tema dell’accoglienza non ce lo siamo mai posto seriamente” e tutto questo avrebbe creato “una condizione di necessario degrado che si scarica sui territori”. E di conseguenza, come riferito da Agi, “nascono le preoccupazioni” e “le paure dei cittadini su cui prospera la propaganda leghista”.
Allo stesso tempo però Gori ha evidenziato che “tornare alla gestione di Alfano sarebbe un grandissimo regalo alla destra di Salvini”, ha avvertito la nuova ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la quale i migranti sono una ricchezza.
Infine sul decreto Sicurezza bis e le critiche del presidente della Repubblica, Gori ha dichiarato: “Tenere conto dei rilievi del presidente Mattarella mi sembra il minimo. Servono profonde modifiche per togliere l’idea repressiva dei porti chiusi”.
Fonte: Gori TW, Repubblica, Agi