Luciana Lamorgese sarà in nuovo Ministro dell’Interno: “I migranti? Una ricchezza”

E’ arrivato il momento di fare i nomi. Il premier incaricato Giuseppe Conte ha presentato la lista dei Ministri dell’esecutivo PD – Movimento Cinque Stelle.  Luigi Di Maio sarà Ministro degli Esteri, Roberto Gualtieri all’Economia, Alfonso Bonafede verrò confermato alla Giustizia, mentre Stefano Patuanelli è allo Sviluppo Economico. Riccardo Fraccaro è il nuovo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. 

Il Governo procede a grandi passi verso l’insediamento definitivo, sia pur con qualche incertezza relativa ai numeri in Senato, dove la maggioranza si regge al momento su 4 voti, garantiti dai rappresentati di Liberi e Uguali. E’ il momento dei ministri, con il giuramento della nuova squadra di governo sarà domani alle 10, informa Tgcom24.

Tra i dicasteri chiave sicuramente c’è il Ministero dell’Interno, sulla cui attribuzione il nuovo governo ha rischiato di morire prima di nascere. Dicastero chiave anche perchè da lì Matteo Salvini ha gestito la politica migratoria del primo Governo Conte. A sostituirlo, salvo sorprese dell’ultima ora sarà Luciana Lamorgese, scrive l’Ansa. Sarebbe la terza donna al Viminale dopo Rosa Russo Iervolino con il Governo D’Alema e Annamaria Cancellieri con il governo presieduto da Mario Monti.

Chi è Luciana Lamorgese?

Nata a Potenza l’11 settembre 1953, avvocato è entrata in carriera nell’amministrazione dell’Interno nel marzo 1979. Dieci anni dopo è diventata viceprefetto ispettore, nel 1994 viceprefetto e nel 2003 prefetto.
Sposata e madre di due figli, è stata direttore centrale per le Risorse umane presso il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, ricoprendo numerosi incarichi presso gli uffici centrali del ministero prima di diventare, nel 2010, Prefetto di Venezia. E’ stata poi capo del Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, dal 10 gennaio 2012 al giugno 2014.
Dal 19 luglio 2013 è stata nominata Capo di Gabinetto del ministro Angelino Alfano. Chi ebbe a che fare con lei, allora, la definisce “alfaniana di ferro” ricorda FanPage. Cambia il Governo, arriva Marco Minniti all’Interno e nel 2017 viene spostata a Milano per assumere il ruolo di prefetto.
In quel ruolo ‘cancella’ una serie di ordinanze anti-migranti varate da alcuni Comuni a guida leghista. “Vediamo sindaci che non sempre fanno la loro parte e io dico loro che è importante accettare la diversità, che è ricchezza e procedere con l’integrazione” disse. La Lamorgese si è trovata nel bel mezzo dell’emergenza sbarchi durante gli esecutivi a guida PD da Enrico Letta a Matteo Renzi: 42mila nel 2013, 170 mila nel 2014, 154 mila nel 2015, 181 mila nel 2016. È lei a gestire il piano di incentivi ai comuni che scelgono di accogliere i richiedenti asilo, lei che gestisce la realizzazione dei primi hotspot di prima accoglienza e identificazione, lei che potenzia le commissioni per la valutazioni delle richieste d’asilo, “Il processo di integrazione è necessario per evitare fenomeni di radicalizzazioni” è una fase che le viene attribuita ed è verosimile, in quanto in linea con le sue azioni concrete nell’Amministrazione dell’Interno

Dall’ottobre dello scorso anno, rende noto Repubblica la Lamorgese era andata in pensione come prefetto ed era diventata consigliere dei Stato. Su di lei è pronto a scommettere Open di Enrico Mentana  “il nuovo ministro non è interessato a portare quotidianamente sul tavolo i flussi migratori come un’emergenza

Fonte: Ansa, FanPage. Repubblica, Open, Tgcom24

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