Matteo Salvini lascia il Viminale. E come ultimo atto dispone il censimento dei Rom

Matteo Salvini lascia il Viminale non senza aver firmato un ultimo atto: il censimento dei campi rom. Rassicura tutti sul fatto che sarà solo un “arrivederci”.

matteo salvini

Matteo Salvini non è più Ministro dell’Interno. Giovedì 5 settembre ha infatti giurato il nuovo governo Conte Bis e al suo posto ci sarà Luciana Lamorgese, ex Prefetto di Milano tra il 2017 e il 2018. Siamo comunque sicuri che il leader della Lega continuerà a far parlare di sé, anzi in realtà lo sta già facendo. Come riporta  Skytg24, infatti prima di lasciare il suo posto ha fatto sapere che il Viminale è al lavoro per  per elaborare i dati degli insediamenti di comunità Rom, Sinti e Camminanti. L’obiettivo  è quello di «ottenere una fotografia aggiornata e approfondita della situazione per assicurare migliori condizioni di vivibilità e rispetto delle regole». Lo scorso 15 luglio  – come riporta l’Ansa – aveva inviato ai prefetti una circolare in cui chiedeva una relazione sulla presenza dei nomadi in Italia entro due settimane. L’obiettivo è appunto quello di avere un quadro chiaro sui campi abusivi “per predisporre un piano di sgomberi”.

Salvini: “Governo di poltrone: non avrà vita lunga”

Oltre ad aver lasciato il provvedimento sui campi Rom, Salvini ha anche sottolineato il forte coinvolgimento del governo nel restauro di alcuni grandi capolavori, tra cui quadro ‘Salvator Mundi’ e una versione della ‘Gioconda’ coeva a quella esposta al Louvre.

C’è da parte dell’ex ministro una forte rivendicazione dell’operato dell’esecutivo, mentre giudica il neo governo Conte bis come  “Un governo nato tra Parigi e Berlino e dalla paura di mollare la poltrona, senza dignità e senza ideali, con persone sbagliate al posto sbagliato. Lavoriamo come e più di prima, non potranno scappare dal giudizio degli Italiani troppo a lungo: siamo pronti, il tempo è galantuomo, alla fine vinceremo noi”.

Salvini si dice sicuro che questo governo non durerà: “Sono orgoglioso di aver perso sette ministeri adesso, per preparare un governo serio e forte che duri dieci anni poi”, ha detto ad “Agorà Estate” su Rai 3.

Into il nuovo governo sta compiendo gli ultimi atti prima della fiducia in Parlamento. Si tratta di un governo politico e non tecnico, con alcune sorprese piuttosto clamorose come l’ex vice premier Luigi Di Maio come Ministro degli Esteri. Confermato Alfonso Bonafede agli esteri e il ritorno al Ministero della Cultura e dello Sport di Dario Franceschini. Nicola Zingaretti, segretario del PD, ha ricordato in una nota citata da Adnkronos: “Dobbiamo rilanciare l’economia italiana in un periodo che rischia di essere difficile per lo sviluppo e la crescita in Europa. E dobbiamo farlo insieme, una nuova maggioranza non litigiosa ma plurale, unita per il bene dell’Italia“. Il Segretario del PD ha aggiunto: “Ora è il tempo di cambiare l’Italia” sottolineando la presenza di un “programma unico, di tutti, chiaro, di svolta e una squadra nuova. Il Governo è di forte cambiamento anche generazionale e deve partire e lavorare per il bene del paese, produrre fatti e risultati“.

Fonte: Skytg24, Rai 3, Il Sole 24 Ore, Ansa, Adnronos

 

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