Vittorio Sgarbi: “Il M5s nullafacenti, governerebbero anche con l’Isis”

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha detto la sua sulla crisi di governo, criticando l’accordo tra PD e M5s che potrebbe essere alla base di un nuovo esecutivo giallorosso e scagliandosi duramente contro i pentastellati.

Vittorio sgarbi m5s governerebbe anche con Isis - Leggilo

L’accordo tra il PD e il M5s continua a far discutere, con i pentastellati che dettano condizioni ai democratici e questi ultimi che ormai hanno abbandonato l’idea di andare alle urne. L’accordo tra i due partiti, nemici storici, lascia titubanze da ogni parte. Anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha espresso il suo pensiero con un post condiviso sulla sua pagina Facebook, rivolgendosi prima al PD e ricordando i numerosi appellativi rivolti a questi ultimi dagli stellati. “Partito di ladri”, “delinquenti”, “servi delle banche”, “affaristi”, “criminali della politica”, ricorda Sgarbi nel tentativo di rinfrescare la memoria agli “amici del PD terrorizzati dalle elezioni”. Infine, l’attacco al M5s: “Ormai è chiaro che i 5 Stelle, partito composto da nulla facenti, pur di restare incollati alle loro poltrone, governerebbero con l’Isis”, ha scritto Sgarbi.

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Come riportato da Libero, Sgarbi ha detto di avere dei sondaggi riservati che danno al 40% la Lega, che crescerà, e sotto il 10% i 5 Stelle. La crisi, insomma, sarebbe tutta a vantaggio della Lega. Il critico si è poi soffermato su Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio definendoli “due non protagonisti, due figure marginali. Zingaretti è il finto segretario di un partito dominato da Matteo Renzi e Di Maio è un povero ragazzo che si è trovato nella sua inconsistenza a gestire un finto partito”. Entrambi stanno dimostrando di essere attaccati alla poltrona, sostiene Sgarbi, e l’accordo fa acqua da tutte le parti. L’alternativa è il voto, non un accordo tra il Movimento e i democratici, visto come “un’anomalia grave“. “Non ha senso continuare a cercarlo per instaurare un’alleanza di governo”, ha chiosato Sgarbi.

 

Fonte: Libero, Vittorio Sgarbi Facebook

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