“Flat tax, abolizione della Tasi e dell’Irap, aiuti alle aziende”. Salvini vuol fare da solo

La manovra economica voluta dalla Lega esiste realmente, e smentisce le critiche delle opposizioni che accusavano Salvini di voler bypassare i rischi della Legge di Bilancio. Tra le misure, riduzione delle imposte sulla casa, pace fiscale con Equitalia per milioni di Italiani, e nessun aumento dell’Iva. Ma la misura è messa a rischio dall’instabilità della situazione politica.

Salvini manovra economica - Leggilo

La manovra per il 2020 è pronta, andiamo al voto e con la fiducia degli elettori la attueremo”, ha affermato il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci all’Ansa. Tra le misure fiscali previste nella bozza, compaiono in primo luogo l’abolizione della Tasi e il pagamento della nuova Imu con bollettino F24 precompilato – con il recupero dell’evasione fiscale di circa 5,1 miliardi di euro; ma anche l’abrogazione dell’Irap e la trasformazione dell’Ires in imposta regionale. Il Viceministro all’Economia Massimo Garavaglia punta tutto sulla rinascita e la valorizzazione delle imprese e del commercio, con misure atte a creare “sviluppo, occupazione e ricchezza”.

Un programma che Matteo Salvini aveva annunciato fin dagli albori della crisi di governo, apertasi con la caduta della maggioranza e che ha cambiato nettamente gli scenari a Palazzo Chigi. La Manovra Finanziaria, che quindi esiste realmente, smentisce così le voci delle opposizioni che accusavano il leader della Lega di aver agito con tempismo tattico per evitare di accollarsi il peso delle conseguenze della Legge di Bilancio.

Nello specifico, il documento – firmato ed elaborato da Garavaglia, Bitonci, e dal Presidente della Commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi – prevede l’ intervento sulla tassazione della casa: oltre alla già detto abolizione della Tasi, conferma della cedolare secca del 10% per le case affittate a canone concordato e di quella del 21% sulla locazione dei negozi; fissa la Flat Tax al 15% per pensionati e lavoratori, con un risparmio tra i 10 e i 15 miliardi per i contribuenti; abroga il modello 770 per le tipologie di reddito più ricorrenti, ossia lavoro dipendente, autonomo e amministratori di condominio. Quanto alle imprese – informa Il Sole 24 ore – le misure prevedono il saldo e stralcio per le aziende in crisi certificata, l’incentivazione dei pagamenti elettronici con relativa cancellazione dell’Isa per i commercianti, e un incremento della deducibilità per le auto aziendali.

Quanto alle cifre, ai 23 miliardi anti-Iva, si sommano i 3 miliardi per le spese indifferibili, i 5-6 miliardi per la Flat Tax e circa un miliardo per l’abolizione della Tasi. Oltre 30 miliardi, dunque, per la cui copertura ci sarebbero attualmente solo i circa 2 miliardi del saldo e stralcio segnalato dall’Agenzia delle Entrate e i 2,4 miliardi risparmiati con il minor tiraggio di ‘quota 100’. Il tutto, dovrebbe garantire il parametro deficit-Pil al di sotto del 3%. Calcoli a cui si guarda con grande ottimismo.

Necessario, però, guardare anche alle tempistiche. L’insediamento di un nuovo esecutivo non avverrà prima di quattro mesi, mentre è previsto per il 27 settembre la Nota di aggiornamento al Def – Documento di economia e finanza -; per il 15 ottobre la presentazione a Bruxelles della bozza di manovra 2020; per il 30 novembre la stima della Commissione europea sulle manovre dei Paesi della Ue. Con le elezioni ad ottobre, dunque, da Bruxelles dovrebbe esserci un prolungamento e una flessibilità sui tempi.

Fonte: Il Sole 24 ore, Ansa

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