Open Arms carica di migranti, ne soccorre altri 39

Open Arms è in acque internazionali da 9 giorni, in cerca di un porto in cui attraccare. Questa notte, sono state tratte in salvo altre 39 persone in difficoltà su un gommone. Ma la presa di posizione di Matteo Salvini resta netta.

Richard Gere Open Arms - Leggilo

Tiene banco la vicenda di Open Arms. La nave con a bordo 121 migranti con 32 minori di cui 27 non accompagnati è ancora senza un porto a cui attraccare. Dopo l’Italia anche Malta infatti ha negato l’accesso all’imbarcazione, permettendo invece lo sbarco di 40 profughi provenienti da un’altro mezzo, l‘Alan Kurdi. Come si legge in un tweet della Open Arms – dove a bordo è salito Richard Gere – questa notte sono state soccorse altre 39 persone su un gommone in difficoltà.

Dopo che il centralino Alarm phone aveva segnalato alle autorità maltesi un’imbarcazione in difficoltà nella loro zona Sar, è stato proprio il centro di ricerca e soccorso de La Valletta a chiedere alla nave spagnola di intervenire. Nonostante la Open Arms fosse già carica, si è proceduto al nuovo soccorso. Così adesso a bordo della nave ci sono 160 persone.

Tuttavia, da Malta ancora nessuna risposta. La Valletta si è detta disponibile ad accogliere solo le ultime 39 persone salvate un’ora fa, rifiutando di accogliere i restanti migranti a bordo. “Impossibile, la cosa ci ha creato grandi problemi a bordo. Trasferire solo gli ultimi arrivati sarebbe stato inaccettabile per tutti gli altri” , ha spiegato il fondatore di Open Arms Oscar Camps.

Tuttavia, la possibilità di una manovra forzata in stile Carola Rackete è lontana. “Entreremo in Italia se dovessimo avere seri problemi a bordo”, aveva riferito a Radio Catalunya Oscar Camps. Dopo 9 giorni in mare, la situazione è critica. Secondo quanto riportato da Adkronos, infatti, molti hanno ferite da arma da fuoco infette o cicatrizzate male.

La Open Arms avrebbe avuto tutto il tempo per raggiungere la Spagna, il Paese della Ong, che ha dato la bandiera alla nave e dove alcuni sindaci si sono esposti a favore dell’accoglienza”, riferiva qualche giorno fa Matteo Salvini. “Ma forse questi signori vogliono fare solo una provocazione politica: evidentemente la vita delle persone a bordo non è la loro vera priorità, ma vogliono a tutti i costi trasferire dei clandestini nel nostro Paese”, aveva concluso. Parole a cui la Open Arms aveva replicato in un tweet, chiedendo aiuto:

 

La Ong aveva fatto poi sapere di aver presentato un ricorso al Tribunale per i minori e alla Procura minorile di Palermo per far sbarcare i minori e nominare dei tutori per quelli non accompagnati, così come previsto dagli articoli 6 e 11 della Convenzione dell’Aja.

Fonte: Ansa.it, Twitter Open Arms IT, Adnkronos

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