Sicilia, il centro migranti diventa un luogo di spaccio: la droga venduta ai ragazzini

I Carabinieri di Licata hanno eseguito un blitz nei confronti di una pericolosa banda che operava in città smerciando droga tra i giovani. L’operazione, ordinata nella notte dalla Procura della Repubblica di Agrigento, su provvedimento emesso dal Gip del capoluogo, ha smantellato un giro di traffico di stupefacenti da 500mila euro. Come luogo di spaccio, utilizzato anche il centro di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo. 

Licata blitz antidroga - Leggilo

Come informa Rainews, sei misure cautelari sono state eseguite dai Carabinieri in un blitz antidroga a Licata, città portuale in provincia di Agrigento. In manette una banda di pusher – italiani ed extracomunitari – accusati di smerciare sostanze stupefacenti portate in autobus da Palermo. La droga, in particolare hashish, veniva trasportata tra i bagagli da corrieri che poi la smerciavano a giovani nelle piazze o nelle scuole. Un giro di soldi di oltre 500mila euro. L’operazione, denominata “Capolinea”, ha individuato come luogo utilizzato per lo spaccio il centro di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo. Le Sprar, infatti, sono spesso luogo di attività a delinquere legate alla criminalità organizzata. Altro punto nevralgico di spaccio è la stazione degli autobus extraurbani – da qui il nome dell’operazione.

L’operazione – riporta Agrigento Notizie – ha preso il via dalle denunce di alcuni genitori allarmati, i quali nelle ultime settimane hanno notato la presenza di sospetti spacciatori davanti le scuole frequentate dai propri figli o in luoghi di aggregazione frequentati da famiglie e adolescenti. Avviata quindi l’indagine da parte degli uomini dell’Arma, è stato possibile ricostruire la dinamica dei fatti attraversi i filmati e le intercettazioni ambientali. I pusher, con i loro complici, arrivano al capolinea del bus dove ritirano la droga nascosta nei bagagli. Da lì, le sostanze prendono varie vie, tra cui quella della struttura dedicata ai richiedenti asilo.

Tra i sei ragazzi individuati come spacciatori, figurano anche extra comunitari originari del nord Africa: sono loro, assieme ad altri pusher locali, a guidare la banda di spacciatori. Per ora posti in stato di fermo, dovranno rispondere delle proprie attività illecite agli inquirenti. A destare scalpore, il fatto che molti assuntori risultano giovanissimi che acquistano la merce in prossimità degli orari delle lezioni scolastiche oppure in zone molto centrali, alla luce del sole.

Sul caso nelle scorse ore è intervenuto anche il Ministro dell’interno Matteo Salvini: “Lotta alla droga, al crimine e al business dell’immigrazione in ogni città. La pacchia è finita”

Fonte: Rainews, AgrigentoNotizie, Matteo Salvini Twitter

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