I Cristiani in Nigeria stanno scomparendo, e non c’è una Carola Rackete che voglia salvarli

I Cristiani stanno scomparendo uno ad uno, in Nigeria. La rivalità con i pastori fulani musulmani che opprime il continente africano diventa ogni giorno più aspra. Si tenta il tutto per tutto per salvare quante più vite umane possibili. 

Nigeria cristiani uccisi - Leggilo

Anche lo Stato di Plateau, della federazione nigeriana, è afflitto dall’ormai guerra civile che opprime molte aree del continente Africano. La rivalità tra cristiani e musulmani – originata da questioni religiose, ma anche economiche e di controllo delle terre – si fa sempre più aspra. Soltanto tra marzo ed ottobre dello scorso anno, sono morti almeno 646 cristiani, un dato che si evince dal rapporto che il reverendo Dacholom Datri, Presidente della Chiesa di Cristo in Nigeria ha consegnato al presidente del paese Muhammadu Buhari, durante un incontro avvenuto il 6 novembre nella capitale Abuja.

Parlando a Morning Star News, il reverendo ha fatto notare che gli autori del massacro non sono semplici allevatori ma membri di milizie armati di fucili sofisticati, kalashnikov, lanciarazzi. “L’esercito è complice e molti soldati vengono assoldati come mercenari dalle milizie Fulani. Il governo deve intervenire in questo ambito e proteggere le vite e le proprietà dei nigeriani”, ha denunciato Datri. Lo scorso anno, sono state distrutte 30 chiese, rase al suolo 4.436 case, e 38 mila Cristiani sono stati costretti ad andare a vivere in 10 campi per sfollati. Nessuno, ad oggi, paga per queste colpe e la popolazione vive in un clima di costante terrore.

Come ha denunciato al quotidiano locale Punch Bosun Emmanuel – segretario del National Christian Elders Forum – “realisticamente parlando, il Cristianesimo in Nigeria è vicino all’estinzione. L’ascendente dell’ideologia della sharia suona la campana a morto per la chiesa nigeriana”. Un appello non dissimile da quello lanciato dal vescovo di Mosul.  Un’altra testimonianza viene dal monsignor Ben Kwashi. “Viviamo nel terrore – testimonia ad Aed Non è giusto parlare di conflitto tra Cristiani e Musulmani. Sono loro che ci attaccano e ci uccidono”.

“Li ho fatti passare per Musulmani, ma non è bastato”

I Cristiani rischiano insomma l’estinzione. Ed è per questo che si tenta il tutto per tutto per salvarne quanti più possibile. Ma tra le due confessioni non c’è solo odio: Ad esempio,Abubakar Abdullahi,imam 83enne,  è riuscito a salvare centinaia di cristiani durante gli ultimi attacchi nello Stato di Plateau scambiandoli per musulmani. “Non ci ho pensato due volte prima di agire. Ho visto la gente fuggire dai villaggi situati nella vicina località di Barikin Ladi. Inizialmente ho deciso di portare donne e bambini in casa mia per nasconderli. Poco dopo mi sono diretto verso gli uomini e ho scelto di trasferirli tutti nella moschea del mio villaggio di Nghar Yelwa”, ha spiegato l’Imam, come riporta Avvenire. “Alcuni uomini armati mi hanno chiesto di separare i Cristiani dai Musulmani che erano dentro la mia moschea. Mi sono inginocchiato davanti a loro e gli ho detto che erano tutti Musulmani”, ha proseguito.

Anche nel vicino Stato federale di Kaduna – lo riporta Agensir – gli attacchi lanciati dai fulani in cerca di terre fertili per il loro bestiame hanno provocato varie rappresaglie da parte degli agricoltori. In un mese, da febbraio a marzo, oltre 130 persone – in prevalenza di etnia adara – sono state uccise da pastori islamisti di etnia fulana. 10mila gli sfollati, mentre sono andate distrutte circa 150 abitazioni.

“Il Governo deve adottare serie misure di sicurezza per proteggere i villaggi in cui ci sono state le aggressioni”, ha dichiarato Khalid Abubakar-Aliyu, segretario generale del Consiglio supremo per gli affari islamici. Infatti, sebbene gli scontri tra fulani e altri gruppi etnici si verifichino da decenni, sono in molti a pensare che gli attacchi siano legati più alla politica che alla religione.

Abubakar Abdullahi - Leggilo
Abubakar Abdullahi

Fonte: Morning Star News, Punch, Aed, Avvenire, Agensir

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