Carola Rackete, ricorso in Cassazione contro la decisione del GIP

Luigi Patronaggio ha presentato ricorso in Cassazione contro la decisione del Gip Alessandra Vella di scarcerare Carola Rackete. La capitana della Sea Watch 3 è rimasta ai domiciliari fino allo scorso 2 luglio, quando il gip ha deciso di non convalidare il fermo, revocandole anche la misura degli arresti domiciliari.

Luigi Patronaggio Procura di Agrigento ricorso Cassazione - Leggilo

Luigi Patronaggio non ha dubbi: scarcerare Carola Rackete è stato uno sbaglio. Per questo, il Procuratore della Procura di Agrigento ha presentato ricorso in Cassazione, informa l’Adnkronos, contro il provvedimento di scarcerazione della comandante della  nave Sea Watch 3, arrestata a fine giugno a Lampedusa, dopo aver condotto 40 migranti nel porto siciliano nella notte tra il 28 e il 29 giugno. Dopo avere ignorato 3 alt dati dalla Guardia di Finanza, la 31enne tedesca si avvicinata alla banchina per le manovre di attracco, spintonando una motovedetta della Gdf che stava cercando di impedirle l’attracco. Per questo, è stata accusata di tentato naufragio. Tuttavia, è stata scagionata dalle accuse dopo la sentenza del gip Alessandra Vella.

Il ricorso presentato da Patronaggio sarà depositato nei prossimi giorni, probabilmente entro mercoledì. Secondo la sentenza del Gip di Agrigento, Alessandra Vella, il decreto Sicurezza bis di Matteo Salvini non può essere applicato alle navi che prestano soccorso ai migranti; secondo la Vella, le motovedette della Guardia di Finanza non possono essere considerate navi da guerra. Tuttavia il Procuratore di Agrigento è convinto che l’interpretazione dei fatti fornita dal Gip sarebbe del tutto sbagliata, tanto da decidere di presentare ricorso.

Intanto è atteso per giovedì 18 luglio l’interrogatorio della giovane capitana della nave Sea Watch 3 per l’altro filone dell’inchiesta a suo carico, che la vede indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione del divieto di ingresso in acque territoriali italiane. L’interrogatorio era stato già fissato per lo scorso 9 luglio ma era poi stato rinviato per via dello sciopero degli avvocati, come informa Agrigento Notizie. La capitana della nave della Ong tedesca è rimasta ai domiciliari fino allo scorso 2 luglio, quando il gip ha deciso di non convalidare il fermo, revocando anche la misura degli arresti domiciliari.

Fonte: Adnkronos, Agrigento Notizie

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