“Ci siamo affrettati a prendere i migranti prima che arrivasse la Guardia libica. Non farlo era da cinici”

Per Alex era opportuno arrivare prima dei Libici, dice la Ong Mediterranea ed è un’autoaffermazione che certamente ha un peso. I migranti del veliero Alex sono sbarcati all’1.30 d notte. La svolta è avvenuta dopo la notifica del sequestro probatorio della nave da parte della Guardia di Finanza. Il provvedimento d’iniziativa delle Fiamme Gialle, è stato formalizzato al capitano Tommaso Stella, “che risulta essere l’unico indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” sottolinea l’Ong Mediterranea, “e non l’intero equipaggio“.

Alex, dovevamo intervenire prima dei Libici - Leggilo

Nell’account ufficiale Twitter di Mediterranea compare un’altra precisazione:”Fonti giudiziarie e di polizia smentiscono in maniera netta che, allo stato degli atti, oltre al capitano Tommaso Stella, risulti indagato anche il Capomissione a bordo dell’imbarcazione Alex di Mediterranea”. Il riferimento è al parlamentare Leu Erasmo Palazzotto, e la notizia di una sua iscrizione nel registro degli indagati era stata data dall’Adnkronos, In un altro tweet si legge la sottolineatura: “Ennesimo sporco tentativo di inquinare l’informazione su Mediterranea“. Un inciso invero un po’ sopra le righe da parte di una missione con giornalisti al seguito, telecronisti annuenti e buona parte della stampa mainstrean pronta ad elogiarne le gesta.

Questa notte, dopo lo sbarco di tutti i migranti, è andata avanti per quasi quattro ore la perquisizione della Guardia di Finanza sull’imbarcazione. Sono stati acquisiti diversi documenti, scrive Rai News. Non si esclude che vengano acquisiti anche i video realizzati dai giornalisti che erano a bordo, filmati in larga parte già noti. L’informativa verrà trasmessa dalle Fiamme Gialle alla Procura di Agrigento.

Alex: “Dovevamo arrivare prima dei Libici”

Intanto continua lo scontro su quello che sarebbe davvero accaduto. I punti controversi sono al momento due. L’effettivo stato di necessità delle persone soccorse e il motivo per cui il veliero non si sarebbe diretto verso l’isola di Malta. Sulla questione dei soccorsi interviene intanto il Ministro Salvini sui social, mostrando il video di un’intervista realizzata a bordo, presumibilmente dai giornalisti al seguito di Alex. Giornalisti – uno di Repubblica, l’altro di Rai News – presenti con l’intento di documentare i fatti a dispetto di un’eventuale “verità ufficiale” pregiudizievole per Alex. In questo caso, tuttavia, le parole di una ragazza appartenente all’equipaggio sembrano fare il gioco del Ministro, che scrive: “Bugie, non avevano nessun problema” – “Ecco una delle tante bugie delle Ong di sinistra: il gommone soccorso non aveva nessun problema”, ha scritto su Twitter il Ministro dell’Interno:

La replica di Mediterranea non si è fatta attendere: “Chi dice che quel gommone non era in difficoltà, dovrebbe venire a vedere con i suoi occhi: come si fa a essere così cinici?”. A dirlo, nel corso della conferenza stampa a Lampedusa è stata Alessandra Sciurba la portavoce della Ong dimenticando, sembra, che le dichiarazioni sul gommone erano state rilasciate da un’appartenente all’equipaggio. La portavoce sottolinea, tralasciando la questione concernente la “corsa” verso il gommone prima che vi giungessero i Libici: “Vorrei che vi trovaste davanti a un gommone con 50 persone con bambini, alcuni piccolissimi, e dire ‘Non ci sono problemi’. Quando dovremmo intervenire? Come si può essere così cinici e crudeli pur di fare propaganda politica?”, ha detto ancora. Mediterranea ha dichiarato di dover subito tornare in mare: “Noi dobbiamo tornare in mare immediatamente. Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci. Le persone che abbiamo salvato ci hanno chiesta cosa ci succederà, ma noi non abbiamo paura. Vogliamo continuare a denunciare che i trafficanti vengono pagati due volte, direttamente dai migranti e indirettamente dal governo italiano con le sue politiche”.

Fonte: Adnkronos, Rai News, Matteo Salvini Twitter

 

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