Gino Strada: “Avrei agito come Carola Rackete, Salvini è un criminale”

Il fondatore di Emergency ha voluto esprimere la sua solidarietà a Carola Rackete, la Capitana della nave Sea Watch, così come fatto qualche giorno fa da sua figlia Cecilia, che ha ripresto l’hashtag #freeCarola lanciato da Gad Lerner. 

Strada avrei agito come la Capitana Carola - Leggilo

“Quando c’era la guerra in Afghanistan nessuno si permetteva di fermare un’ambulanza. Oggi invece ci sono persone nel nostro Parlamento che si permettono di dire ‘affondiamo la nave'”. Con queste parole si è espresso il fondatore di Emergency Gino Strada durante la festa per i 25 anni dalla nascita dell’organizzazione al Teatro Dal Verme a Milano. Il riferimento, ovviamente, è alla Capitana Carola Rackete e al caso Sea Watch che ha diviso l’opinione pubblica. Tra i sostenitori del gesto della trentunenne di origine tedesca, c’è anche la figlia di Gino, Cecilia, che su Facebook si è così espressa sulla faccenda: “Il capitano Carola Rackete ha rispettato tutte le leggi, convenzioni, regole del soccorso in mare e la nostra Costituzione e fatto quello che doveva fare: assistere i naufraghi, poi sbarcarli nel porto sicuro più vicino. Invece le è stato dato l’ordine assurdo, irricevibile, di stare in mezzo al mare. Che cosa doveva fare il capitano con i naufraghi a bordo, mangiarseli?”.

Poi prosegue: “L’ordine di non sbarcare è ovviamente impraticabile, delirio puro, un ordine dato solo perché fosse costretta a violarlo. Per avere l’opportunità di arrestarla. Per dare un’altra botta al grande, finto nemico del governo: chi soccorre in mare.Soccorrere in mare è un obbligo, dicono le leggi. Lo faremmo comunque, aggiunge la coscienza. E questo è il motivo per cui nessuno si arrenderà. E questo è il motivo per cui si tiene la testa alta anche davanti agli insulti, le calunnie, le intimidazioni, le minacce, i sequestri, i giudici, e gli arresti. Molto alta”, conclude.

https://www.facebook.com/cecilia.strada.3/posts/10215772389728826

Sono solidale con la capitana della nave e avrei agito esattamente come lei. Salvini è un criminale e deve capire che queste persone non sono merci”, ha detto Gino al convegno, come informa l’Huffington Post. Strada ha proseguito sferrando un attacco al Ministro dell’Interno: “Prima gli italiani o la fortezza Europa è un’idea di Hitler. Le istituzioni repubblicane hanno sdoganato il fascismo e contro questa tendenza mi sento in guerra. Ma sento sibilare il vento, non lo sento ancora fischiare ma sono ottimista, perché reputo che gli italiani non siano così fascisti”, ha concluso l’attivista. Parlando con l’Ansa ha inoltre contestato le affermazioni del PM secondo cui Carola Rackete non avrebbe agito in stato di necessità: “Perchè” ha detto polemicamente: “stato di necessità significa solo avere l’acqua alla gola?“. E ha aggiunto: “Gli insulti a Carola degli della cultura di Salvini“.

Fonte: Ansa, Cecilia Strada Facebook, Huffington Post, Repubblica,

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