Il PD a bordo di Sea Watch, Salvini: “Fuori quei migranti o stracciamo i trattati”

Matteo Salvini si è detto pronto a sospendere il trattato di Schengen nel caso in cui non la situazione della Sea Watch non incontrasse un punto di sblocco.

 

Da una parte la Sea Watch: la nave battente bandiera olandese della Ong tedesca che ha ignorato i divieti dati dal Viminale ed è entrata in acque italiane per poi provare, qualche ora fa, ad avvicinarsi al porto di Lampedusa, ma è stata bloccata a solo un miglio di distanza. Dall’altra c’è il Governo italiano e Matteo Salvini. Il Vicepremier non ha gradito di certo la mossa di Carola Rackete, ma avrebbe già in mente una prossima azione in tema migranti per contrattaccare.

Sulla Sea Watch 3 “mi pongo l’obiettivo di una multa da 50mila euro alla Ong, del fermo e del sequestro della nave, dell’arresto o dell’espulsione degli equipaggi e dell’allontanamento dall’Italia degli immigrati a bordo”, ha detto il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ed ha aggiunto, riferisce l’Adnkronos:  “Sono dei fuorilegge, la Gdf e la guardia costiera stanno facendo rispettare la legge. Questa è una battaglia di principio, come se qualcuno non si fermasse all’alt dei carabinieri”. Intervistato da Paolo Del Debbio nel corso di ‘Dritto e rovescio‘ lo stesso ministro ha ribadito: “Se si rispetta la legge, se l’equipaggio che ha infranto la legge o viene arrestato o viene espulso, se la nave viene fermata e sequestrata e la smette di andare in giro per il Mediterraneo e se i 42 immigrati a bordo non restano in Italia e vanno in giro per il resto dei Paesi europei io li faccio sbarcare fra cinque minuti. Non voglio che siano italiani a pagare per errori degli altri

Attualmente, chi arriva in Italia via mare o via terra, viene identificato, fotosegnalato, sottoposto all’acquisizione delle impronte digitali: i dati vengono inseriti nel sistema accessibile da tutti gli Stati dell’UE. Ma, come informa Il Corriere, l’idea del Ministro dell’Interno sarebbe quella di procedere esclusivamente con l’identificazione di polizia, senza inserire i nominativi degli stranieri nel sistema Schengen. Una mossa che si ritorce contro gli Stati che hanno rifiutato collaborazione nella vicenda della Sea Watch. Infatti, se Salvini procedesse con questa soluzione estrema, l’Italia non sarebbe più il Paese di “primo ingresso”, come stabilito dal Trattato di Dublino – che impone al Paese di primo ingresso di prendere in carico il migrante e garantire accoglienza fino alla decisione sulla concessione dell’eventuale asilo. Dunque, i migranti che arriveranno saranno poi liberi di andare altrove e chiedere asilo e centinaia e centinaia di profughi potrebbero essere distribuiti in tutta Europa.

Una soluzione estrema ma dal punto di vista del Viminale necessaria visto se la legge italiana non viene rispettata. In particolare, Matteo Salvini non ha digerito il comportamento dell’Olanda né di Berlino: entrambi, infatti, avevano più responsabilità dell’Italia – la nave è della Ong tedesca e batte bandiera olandese – ma si sono tirati indietro. La Germania è rimasta in silenzio, mentre i Paesi Bassi, pur riconoscendo l’incidente causato dalla Sea Watch hanno dichiarato di non volersi far carico dei migranti presi in acque libiche. Intanto i deputati PD salgono su Sea Watch, secondo una tradizione consolidate, e paventano l’intenzione di non scendere fino a quando non lo faranno anche i migranti. Matteo Salvini non ha voglia di prenderli sul serio: “Fanno un po’ di vacanza, prendono il sole. chissenefrega dei deputati PD, possono fare quello che vogliono. Il mio problema è fermare il traffico dei migranti”.

https://www.youtube.com/watch?v=ZqXjoJvqN84

Fonte: Adnkronos, Corriere, Dritto e Rovescio, Italia News,

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