Sea Watch a un miglio da Lampedusa: voleva attraccare, ma è stata bloccata

La Sea Watch insiste. L’imbarcazione umanitaria avrebbe provato ad avvicinarsi, lentamente, a Lampedusa. Questa mattina, infatti, era distante tre miglia dall’isoletta, dove ha trascorso la notte. Poi, ha ha man mano accorciato le distanze ed ora si trova a solo un miglio di distanza. 

Come informa Tgcom24, la nave con a bordo con 42 migranti, dopo una intera notte di attesa si è avvicinata gradualmente al porto dell’isola, fino a tentare l’approdo al molo commerciale. Tuttavia, le autorità hanno intimato di spegnere i motori. Attualmente, l’imbarcazione battente bandiera olandese della Ong tedesca si trova ad un miglio dall’ingresso nel porto, con accanto una motovedetta della Guardia di finanza ed una della guardia costiera, in attesa di nuovi sviluppi della vicenda.

Dopo aver fatto spegnere i motori, gli uomini della Guardia di finanza sono saliti a bordo per provare a parlare con la Rackete. “Questa mattina la nave ha comunicato con le autorità informandole che erano trascorse ormai 24 ore dalla dichiarazione dello stato di necessità che la ha costretta all’ingresso nelle acque territoriali. Alle 14.16, non avendo ricevuto nessuna comunicazione o assistenza, ha proceduto verso il porto. Ma a circa un miglio le è stato intimato di spegnere i motori. La nave ora è ferma a un miglio dall’ingresso nel porto”, ha fatto sapere in un video condiviso sul profilo Twitter della Ong la portavoce Giorgia Linardi.

La situazione, comunque, rimane critica e non sembra essere vicina una soluzione. La nave chiede un porto, i migranti sono stremati – oggi è il 14esimo giorno in mare – e Matteo Salvini non sembra essere disposto a cedere. Dal suo canto, neanche l’Europa sembra aver pronta una soluzione e ha fatto sapere, poco fa, di essere in contatto con gli Stati membri per decidere dove mandare i migranti una volta sbarcati. Sbarco che, però, non sarà in Italia: né ora né mai, dice categorico Salvini.

Fonte: Tgcom, Sea Watch Italy Twitter

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