Papa Francesco: “I migranti sono vittime, i muri vanno abbattuti”

Papa Francesco torna a parlare di migranti, questa volta indicandoli come vittime di nuove forme di schiavitù.

 

Nel corso del messaggio per la terza Giornata Mondiale dei Poveri –  in programma il prossimo 17 novembre – Papa Francesco ha nuovamente spezzato una lancia in favore dei migranti, coloro – come dichiarato dal Pontefice tempo fa – costretti a portare la croce e spesso oggetto della sua carità. Nell’aprile scorso donò 500 mila dollari ai progetti che si occupano di assistere i migranti che dal Messico tentano fortuna negli Stati Uniti. Come riportato da LaPresse, il Vescovo di Roma vede gli immigrati come vittime di “molte forme di nuove schiavitù”.

“Come dimenticare i milioni di immigrati vittime di tanti interessi nascosti, spesso strumentalizzati per uso politico, a cui sono negate la solidarietà e l’uguaglianza? E tante persone senzatetto ed emarginate che si aggirano per le strade delle nostre città?”, si domanda Bergoglio che, come riporta da Dire, ha proseguito così: “Si possono costruire tanti muri e sbarrare gli ingressi per illudersi di sentirsi sicuri con le proprie ricchezze a danno di quanti si lasciano. Ma non sarà così per sempre. Il ‘giorno del Signore‘, come descritto dai profeti, distruggerà le barriere create tra Paesi e sostituirà l’arroganza di pochi con la solidarietà di tanti”.

“La condizione di emarginazione in cui sono vessati milioni di persone non potrà durare ancora a lungo – ha proseguito Papa Francesco – Il loro grido aumenta e abbraccia la terra intera. Il povero è una protesta continua contro le nostre ingiustizie; il povero è una polveriera. Se le dai fuoco, il mondo salta“, continua. Per il Pontefice non sarebbero solo i migranti vittime di nuove forme di schiavitù, ma anche i “giovani alla ricerca di una realizzazione professionale a cui viene impedito l’accesso al lavoro per politiche economiche miopi”.

Fonte: LaPresse, Dire

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