Allarme climatico, viaggi e conferenze: così Greta ha fermato i nazionalisti

I Verdi trionfano alle Europee. In Germania, Francia, Irlanda e Gran Bretagna hanno sbancato i partiti ambientalisti. Sarà merito di Greta Thunberg? Eppure, in Svezia, ad avere la meglio sono stati i social democratici.

Verdi trionfano Europee - Leggilo 

Se in Italia il trionfo della Lega di Matteo Salvini è stato uno dei risvolti maggiormente evidenti di questa tornata elettorale appena conclusasi, in Europa si evidenzia un altro significativo dato. E il riepilogo dell’Ansa sul voto del 26 maggio lo evidenzia: Sono stati i Verdi, i partiti ambientalisti, a sbancare in molti paesi quali Germania, Francia, Irlanda, Gran Bretagna ottenendo 70 seggi, sottolinea l’Agi, contri i 52 di questo parlamento. Ad orientarsi verso i partiti verdi, sono stati soprattutto i giovani che si sono recati le urne. L’ondata verde che arriva a Bruxelles, darà filo da torcere ai due gruppi principali – il Partito Popolare Europeo (PPE) e i social-democratici (SD). Il risultato, dicono, sarebbe merito di Greta Thunberg. 

Non a caso, lo sciopero globale indotto venerdì scorso, alla vigilia del voto, sarebbe stato strategico: sono stati organizzati 2260 cortei in 90 paesi nel mondo, per spingere ad un voto consapevole alle “elezioni climatiche“, ha detto Greta. E ora tutti guardano alla ragazzina, attivista e ormai politica che vive sognando per un ambiente pulito come ad un’eroina a cui si deve la composizione del nuovo parlamento di Bruxelles. Le sue iniziative, gli scioperi, le proteste, le campagne di sensibilizzazione hanno portato i suoi frutti. I “Fridays For Future“, dicono, sono ora arrivati al loro compimento ed hanno creato diversi gruppi ambientalisti, tra cui il movimento “Youth for Climate”. Sarebbe cresciuta, cioè, grazie a Greta, quell’attenzione nei confronti dell’emergenza climatica ed ambientale che avrebbe pian piano raccolto, attorno a sé, lavoratori, sindacati e persone di diverse classi sociali. 

Così è stato. In Germania, a sorpresa, per la prima volta nella storia, i Verdi sono diventati la seconda forza politica nazionale con il 20,8%. In Francia, invece, la lista “Europe Ecologie Les Verts” è diventata la terza forza politica nel Paese con 13 seggi. E tra l’orgoglio dei leader, che si dicono soddisfatti del risultato ottenuto, stesso esito in Austria, Irlanda e Gran Bretagna, dove il “Green Party” ha raggiunto il 12,4% dei consensi, sconfiggendo i Conservatori. Non è andata così, però, in Svezia, dove i Verdi hanno raggiunto il 9,5%, piazzandosi al quarto posto e ottenendo solo 2 seggi in Parlamento, due in meno rispetto al 2014. Ad avere la meglio, riporta YouTrend, nella patria di Greta ad avere la meglio è stato Partito socialdemocratico dei lavoratori S&D del premier Stefan Lovfeni, primo partito con 5 seggi e 23,6% delle preferenze. 

Fonte: Ansa, Agi, YouTrend – AgenziaQuorum

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