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Estera

Nigeria, per i Cristiani non c’è pace: ne sono morti dodicimila

Cosa accade in Nigeria? Un genocidio? Una strage di cristiani? L’attacco in Sri Lanka ha inflitto un colpo indelebile alla cristianità, ma anche in Africa le cose non vanno meglio. Uno scontro dai risvolti atroci, con numeri che parlano chiaro e che ci mettono di fronte ad una triste realtà: siamo di fronte a una guerra civile?

Lo sterminio dei Cristiani è un male che affligge la Nigeria ormai da tempo, tanto che c’è chi parla di una guerra civile in atto, scoppiata vista la forte la rivalità fra i Pastori Musulmani Fulani e gli agricoltori cristiani. Secondo le stime, sarebbero stati circa 1930 i Cristiani uccisi dai Fulani nel 2018, mentre 300 sono i morti solamente da febbraio 2019 a fine marzo. La rivalità per la terra, che si accentua per motivi religiosi, ha generato un clima di odio e di terrore, e l’ultimo triste episodio è accaduto a Numa, nello Stato di Nasarawa, dove i pastori musulmani fulani hanno massacrato 17 persone durante un battesimo.

Ma i dati contenuti in una relazione presentata all’Onu da monsignor Joseph Bagobiri, vescovo di Kafanchan, sono impressionanti, come riportato da AciStampa. Sono infatti 11.500 i Cristiani uccisi, mentre un milione e trecentomila gli sfollati e 13mila le chiese che sono andate distrutte. Una carneficina intollerabile che ha spinto il vescovo a rivolgere un grido disperato d’aiuto alle forze internazionali per farsi carico di un’emergenza umanitaria. L’appello era partito anche dal vescovo di Gboko, monsignor Amove Avenya, che ha più volte lanciato l’allarme, definendo la guerra armata “una bomba a orologeria che rischia di distruggere il paese. I Fulani sono armati fino ai denti”.

Nel documento presentato a New York – “L’ impatto della violenza persistente sulla Chiesa nel nord della Nigeria” – si evidenzia la responsabilità dell’attacco nella setta jihadista Boko Haram. Gli stati più colpiti sono quelli di Adamawa, Boeno, Kano e Yobe, ma anche Plateau, Nassarawa, Benue, Taraba, Kaduna. Ma il vescovo fa riferimento anche all’attività compiuta dai pastori fulani che terrorizzano, fino a cancellarle, intere comunità, come accadto nello Stato di GBenue, Gwantu, Manchok. “Questa è una palese invasione straniera di terre dei cristiani e di altre comunità minoritarie”, ha detto Bagobiri. “Questo è un vero e proprio genocidio, 150-300 persone uccise in una notte”. 

E se l’attacco in Nuova Zelanda è stata la strage delle moschee, quello in Sri Lanka è stato l’attacco alle Chiese. La comunità cristiana è sotto attacco? E l’Italia può dirsi veramente al sicuro?

Fonte: Acistampa

Pubblicato da
Chiara Feleppa

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