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Nigeria, i Musulmani fanno strage di Cristiani: 300 morti in due mesi

Strage di Cristiani in Nigeria. Da inizio anno sono circa 300 quelli rimaste vittime della rivalità con i Pastori Fulani, di religione musulmana. Ultimo episodio, un attacco in Chiesa durante un battesimo, che ha lasciato un’altra scia di sangue. 

Sale a quasi 400 il bilancio dei morti degli attentati in Sri Lanka, il giorno di Pasqua. Un attacco all’Occidente, alla cristianità e alle Chiese, anche se c’è chi – come l’ex Presidente americano Barack Obama, l’ex segretario di Stato Hillary Clinton e, andando in Italia, il Presidente Sergio Mattarella, tende a ridimensionare la componente religiosa definendo i cattolici che pregavano in Chiesa, poco prima dell’attacco, come “adoratori della Pasqua“, agendo così in nome di un “politically correct” che stenta a restare in piedi in circostanze come queste.

Ma lo sterminio dei Cristiani è un male che affligge anche la Nigeria, segnata ormai dalla rivalità fra i Pastori Musulmani Fulani e gli agricoltori cristiani. Una sorta di guerra civile dai risvolti violentissimi, tanto che, secondo le stime, sarebbero stati circa 1930 i Cristiani uccisi dai Fulani nel 2018, mentre 300 sono i morti solamente da febbraio 2019 a fine marzo. La rivalità per la terra, che si accentua per motivi religiosi, ha generato un clima di odio e di terrore, tanto che il vescovo di Gboko, monsignor Amove Avenya ha più volte lanciato l’allarme, definendo la guerra armata “una bomba a orologeria che rischia di distruggere il paese. I Fulani sono armati fino ai denti”, come riportato da Il Foglio.

L’ultimo episodio, che si collega tristemente alla strage dello Sri Lanka, è accaduto a Numa, nello Stato di Nasarawa, dove i pastori musulmani fulani hanno massacrato 17 persone durante un battesimo. La strage è avvenuta il 14 aprile, quando la comunità cristiana locale si era riunita per i festeggiamenti. Intorno alle sette di sera, i fulani hanno fatto irruzione compiendo una strage. Secondo alcune testimonianze, una ragazza ha subito violenza sessuale. Tra le vittime un anziano, la madre del bimbo battezzato, una donna incinta e diversi bambini. Moltissimi i feriti.

Le vittime, in quanto non armate, non hanno potuto difendersi. Samson Gamu-Yare, capo dell’etnia Mada alla quale appartenevano le vittime ha commentato: “È un evento devastante. Questa comunità è pacifica e rispetta la legge, non abbiamo mai avuto problemi con nessuno e ora i pastori Fulani sono venuti ad attaccarci mentre stavamo festeggiando”. Eppure, se l’attacco nello Sri Lanka ha avuto rilevanza fortissima, quella della Nigeria pare essere una strage silenziosa, di cui nessuno fa menzione. Intanto, il Papa prega e sostiene i suoi fratelli in nome della pace e dell’amore, del rispetto e della fratellanza. Ma è davvero così? Siamo davvero tutti fratelli?

Fonte: Il Foglio

Pubblicato da
Chiara Feleppa

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