Elena Boschi: “Toccherà a noi del PD rimettere in piedi quest’Italia allo sbando”

Se il Movimento 5 stelle è sceso a patti con la Lega – e il binomio, se anche all’inizio faceva storcere il naso, sembra dare i suoi frutti -, un’alleanza tra i pentastellati e i democratici sembra solo un’utopia. Visto che nessuno sembra intenzionato a scendere a patti, né da una parte né dall’altra. E, del resto, non ci sarebbe neanche da discuterne. 

Del Rio Boschi discorso sui Cinque Stelle - Leggilo

Tempi d’amore per Maria Elena Boschi, deputata del PD, che da qualche tempo ha avviato una relazione d’amore con Giulio Berruti, modello e attore dal fisico sexy e gli occhi verdi. Eppure, la sua love story non la distrae dalla politica e l’ex Ministro del Governo Renzi ha chiarito circa una possibile alleanza tra PD e M5S. Della faccenda se ne discute da ieri, dopo le dichiarazioni del Dem Graziano Delrio, che aveva annunciato – senza consultarsi con nessuno, pare, e incontrando l’opposizione dei suoi – di poter discutere delle 5 proposte per salvare l’Italia avanzate del Vicepremier Luigi Di Maio. Quest’ultimo si è detto categorico, come riportato da Dire, e ha risposto senza mezzi termini all’apertura di Delrio: “No, grazie, il vostro tempo l’avete avuto”.

E la Boschi, a sua volta, oltre a definire “assistenzialista, giustizialista e incompetente” il partito pentastellato, ha anche chiarito come non ci sarà “mai un Governo tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico”. Certo invece che, “quando il loro fallimento sarà evidente toccherà al Pd, come già in passato, ricostruire tra le macerie”. Un’idea non dissimile da quella dell’ex Premier Matteo Renzi che aveva parlato di “un bagno di sangue”, riferendosi all’azione del Governo giallo-verde, e di una futura azione miracolosa del PD volta a rimettere insieme i disastri dell’attuale esecutivo.

Disastri, tutavia, smentiti dai dati Istat che parlano di un aumento del Pil allo +0,2% e del calo della disoccupazione. Ma la Boschi, forse distratta dagli occhi del suo nuovo boyfriend, deve essersi persa i pezzi. “Di Maio e Salvini stanno dando prova di una incapacità imbarazzante nel governo del Paese. Qualcuno, ogni tanto, rilancia sul coinvolgimento del PD. Ma diciamoci la verità: che c’entriamo noi con loro? Stavamo crescendo e da quando ci sono loro è tornata la recessione: perché dovremmo allearci con loro?”, ha detto a La Stampa.

Poi, ha assicurato la presenza del PD nei prossimi mesi quando l’Italia avrà bisogno. Ma, intanto, nessuna alleanza che con il M5S né con Forza Italia. Le speranze sono invece risposte nel leader Nicola Zingaretti, che tuttavia sua volta non ha condiviso le proposte di Delrio, almeno nei tempi e nei modi, definite come “una tempesta in un bicchiere d’acqua“. Di Maio sarebbe, per Zingaretti e Boschi, il Ministro della Disoccupazione – sebbene l’Istat smentisca –  e l’alleanza tra Dem e pentastellati non sarebbe affatto “un dialogo”, quanto “una telenovela senza lieto fine”. Quel che rileva, alla fine, è la confusione nella linea strategica da parte dei Democratici, a conferma della loro tradizione più recente. La Boschi segue la l’imprimatur che fu di Renzi con quel suo “no” ad un’allenza con il Movimento 5 Stelle che di fatto aprì le porte all’attuale Esecutivo. Il motivo del no? La contropartita richiesta dai Cinque Stelle era che Renzi fosse defenestrato, condizione che evidentemente l’ex premier non poteva accettare. Per il bene suo, non del Paese. Quindi, sebbene in declinio, fece le barricate, augurando il peggio al nuovo Esecutivo e all’Italia. E questo voleva passare per grande uomo di Stato, viene da dire.

Ora che Renzi è stato defenestrato davvero i Dem ci riprovano, a tempo scaduto. Ma, al solito, in maniera disordinata con Delrio che si muove senza alcun coordinamento. Ha ottenuto solo uno schiaffo da Di Maio e un rimbrotto da Zingaretti, quest’ultimo  trattato dall’ex Ministro delle Infrastrutture come uno che è capitato lì, al vertice del partito, quasi per caso.

Come non bastasse è avvenuta la postilla bambinesca di Elena Boschi una che politicamente ora ha un valore prossimo al nulla. Ma ha Berruti e, rispetto al quasi nulla di prima, certo ci ha guadagnato.

Chiara Feleppa

Fonti: Dire, Istat, La Stampa

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