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Pietro, sott’acqua in apnea: ma non risale più

Pietro: la passione per l’acqua. Un tuffo in piscina per sentirsi libero e lasciare fuori tutti i problemi. La mente spensierata, giù a fondo, in apnea, per sfidare i propri limiti. Muore così. 

Pietro Passarella, 19 anni, residente a Rovereto, in provincia di Trento, è morto domenica scorsa all’ospedale Dell’Angelo di Mestre, dove era stato trasportato dopo aver accusato un malore, mentre si allenava in piscina, nella vasca di Via Circonvallazione, a Mestre. Improvvisamente i tre bagnini si sono accorti che Pietro, andato in apnea, non risaliva a galla per troppo tempo. Il corpo sembrava vagare nell’acqua senza una direzione precisa. Così, quando hanno capito che stava annegando, si sono immersi, lo hanno soccorso e lo hanno portato a bordo, ma Pietro aveva già perso i sensi. Quindi hanno cominciato tutte le manovre di rianimazione, utilizzando un defibrillatore, prima che arrivassero gli esperti del Suem che hanno provato a rianimarlo per più di trenta minuti prima di portarlo in ospedale, come riportato da Il Corriere della Sera. Il giorno dopo, quando ormai la tragedia sembrava scampata e le sue condizioni sembravano stabilizzarsi, il cuore di Pietro ha smesso di battere.

Pietro aveva una passione, la matematica, e studiava all’università di Padova. Ma amava anche il nuoto, proprio come Manuel Bortuzzo; lo faceva sentire libero e ora, dicono gli amici, “non potrà nuotare mai più“. Un ragazzo serio, impegnato, appassionato di musica e di trucchi di magia, dicono i conoscenti. Ugo di Mauro, il gestore della piscina, ha raccontato: “Era la prima volta che si allenava da noi, il ragazzo è entrato in acqua, all’inizio pare andasse tutto bene, fino a quando i bagnini non si sono accorti che qualcosa non andava”.

Lo ricordano in molti, anche Marina Grazioli, l’insegnate di matematica delle superiori che gli ha dedicato delle parole commuoventi. “Era brillante, intelligente, a scuola lo conoscevano tutti. Aveva una grande passione per la matematica. Negli scorsi anni era quasi tentato di lasciare la scuola: poi ha fatto il quarto anno in Argentina ed è cambiato. Si è anche iscritto alla facoltà di Matematica a Padova. Oggi a scuola sono venuti i compagni di classe, erano tutti senza parole”.

Anche il rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto, ha mandato l’ultimo saluto al ragazzo in nome di tutto l’ateneo. “C’è grande dolore in Ateneo per la tragica scomparsa di Pietro Passarella, un giovane che aveva appena cominciato il suo percorso universitario, con tante speranze e sogni. Ed è l’intera Università che si stringe attorno ai familiari, alla sua ragazza e a tutti gli amici che oggi piangono Pietro”

Fonte: Il Corriere della Sera

 

Pubblicato da
Giulia D'Angelo

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