Investita e uccisa dai ladri: volevano rubarle l’auto e dei soldi

Altra terribile tragedia a Vicenza. Una donna di 51 anni è stata scaraventata dall’auto e investita da un ladro che voleva rubarle del denaro.

Michaele Stoicescu uccisa a Vicenza - Leggilo

Ancora un altro episodio di violenza nella zona di Vicenza. Dopo il terribile caso del piccolo Thiago investito da un camion guidato da Pietro Del Santo, questa volta la vittima è Michaela Stoicescu, una romena di 51 anni derubata e poi investita da un malvivente.

La tragedia è avvenuta a Noventa Vicentina. Michaele stava accompagnando la nipote di 33 anni a prelevare del denaro. Mentre la donna aspettava il ritorno della nipote in macchina, un uomo è entrato nella vettura, una Mercedes, e ha iniziato a strattonarla per farla uscire con l’intento di rubare l’auto. Il ladro è riuscito a scaraventarla a terra, poi si è messo alla guida della stessa Mercedes investendola. Michaele è morta, mentre il ladro è scappato via. La fuga si è interrotta quando l’uomo si è schiantato contro un muro. Ha, quindi, deciso di abbandonare la vettura per scappare con quella guidata dal suo complice, una Panda Grigia, che nel frattempo li seguiva.

Oltre all’auto, i ladri avevano come obiettivo rubare il denaro che era stato prelevato. Dalle prime ricostruzioni, pare che la nipote della vittima abbia prelevato dei soldi – mille euro per ogni bancomat – per conto del titolare della ditta dove lavora. Sembra che i malviventi a tempo stessero pedinando le due donne. Michaele ha sbattuto violentemente la testa contro il finestrino, sfondandolo, nell’intento di resistere. Poi è finita sull’asfalto dove è rimasta in condizioni disperate. La vittima è stata soccorsa dai sanitari che l’hanno trasportata in condizioni critiche all’ospedale di Vicenza. La 51enne però è morta prima di arrivare in ospedale, come riportato da Il Corriere della Sera.

Subito è scattata la caccia ai due uomini. I Carabinieri del reparto Operativo di Vicenza hanno allertato le altre Forze dell’ordine, informando anche i posti di frontiera.
Intanto sono in corso le indagini, anche se nessuno dei testimoni è riuscito a vedere in faccia i banditi per poter fare un identikit.

Fonte: Il Corriere della Sera

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