Pesaro, un donna pulisce le strade: è una signora del Giappone

Una spazzina anonima puliva le vie di Pesaro. E’ la giapponese si chiama Natsuko Takase. Il sindaco Matteo Ricci le conferisce un’onorificenza.

All’indomani dell’insediamento del sindaco di Livorno Filippo Nogarin in quota 5Stelle, un cittadino gli scrisse su un social:” Perché non tagliate l’erba…” e qui la memoria viene meno sul nome della zona. L’allora neosindaco grillino rispose:”Perché non la taglia lei? Sarebbe un atto rivoluzionario”. Va da sé che il cittadino in questione rispose certo, se poi le tasse me le paga lei lo farò.

Nei giorni scorsi una spazzina anonima ha fatto l’atto, che Nogarin riteneva,rivoluzionario. E’ stata immortalata mentre puliva una strada del centro storico di Pesaro. Appena le foto si sono diffuse sui social il  sindaco Matteo Ricci, in quota PD, le ha segnalate sulla sua pagina Facebook con un post dove ha scritto:”Conoscete questa donna?? Vorrei premiarla come Comune di Pesaro per il suo senso civico. Non so se sia italiana o straniera, ma di certo sta dando una lezione a tutti noi”. E subito si è dato da fare per rintracciare la rivoluzionaria in erba (e scopa e cassetta).  «Ci ha dato una bella lezione di senso civico. La stiamo rintracciando per premiarla con un piccolo riconoscimento. Spero che questa bella storia abbia fatto riflettere coloro che continuano a sporcare la città» ha scritto il sindaco nel suo post, diventato virale e ribattuto dai quotidiani.

Ieri Matteo Ricci, con un nuovo post su Facebook, ha notificato alla cittadinanza di Pesaro che la di cui sopra signora era stata rintracciata. E poche ore dopo, a tempo di record, lo stesso con un altro post faceva sapere che alla signora verrà conferito un attestato di benemerenza.

La benemerita rivoluzionaria altri non è che una cittadina giapponese residente in Italia: Natsuko Takase. Vive a Pesaro da vent’anni, fa la cantante dilettamente e discende da una famiglia nobile del Paese del Sol Levante. Altri dati non ne abbiamo, al momento.

La signora Takase era stata fotografata mentre armata di scopa e cassetta raccoglieva cartacce e mozziconi, un atto certamente encomiabile e da ammirare. Ha notato della sporcizia in strada, ma piuttosto che lamentarsi ha agito.  Qualcosa di simile fece Alessandro Gassman, a Roma, tempo fa. Ma il suo fu un atto dimostrativo a favore di camera. Il suo gesto neanche si avvicina a quello della signora Takase: un atto di coscienza sociale compiuto in silenzio. Bene ha fatto il sindaco ad elogiarla.

Solo una piccola considerazione: se una città necessita che un cittadino prenda scopa e cassetta per raccattare lo sporco, visto e considerato l’imposizione fiscale di questo paese, forse quella città avrebbe bisogno di avere qualche collaboratore ecologico in più. Al di la da dalle considerazioni che si possono fare sulla maleducazione che certo non ci fa difetto, assumere qualche persona aiuta la cittadinanza ed aumenta il numero di persone occupate che hanno possibilità di spendere. L’atto della signora Natsuko Takase invece, assolutamente ammirevole, è una lezione per l’amministrazione Ricci. Nel centro storico se una privata cittadina sente il bisogno di spazzare le strade qualcosa non ha funzionato nella gestione della città. Gli atti “rivoluzionari” caratterizzati da senso civico sono molto belli ma non fanno occupazione, economia  e PIL. Le assunzioni extra, che il Patto di Stabilità – leggasi stupidità –  impediscono, invece si.

Quindi mi permetto sommessamente di far notare che la lezione della signora Takase – per il la quale ha tutta la mia ammirazione – non è singola, ma doppia: una alla cittadinanza, una all’amministrazione. Sarebbe un bel segno se, nello stesso tempo record con cui il sindaco ha provveduto all’attestato di benemerenza, provvedesse a far pulire le strade, magari aumentando l’organico con delle quelli assunzioni che da troppo tempo i 6 milioni di italiani senza lavoro attendono.

Alessandro Signorini

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Fonte: Facebook Matteo Ricci

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