Alessia Morani: “L’umiliazione del premier Conte nel Parlamento Europeo? Giusta”

Nessuna difesa dal Partito Democratico, o quasi. L’invettiva del belga Guy Verhofstadt ha indignato pochi all’Opposizione e ha riscosso più sorrisi che dissenso. A compiacersi Alessia Morani del PD, la quale riconosce che l’intento di molti deputati nel Parlamento Europeo fosse quello di umiliare il premier italiano.

Alessia Morani del PD critica Conte - Leggilo

E tuttavia rincara da dose, attribuendo a Giuseppe Conte l’autorevolezza di un burattino e pubblicando un tweet dove ripropone uno dei passaggi più sgradevoli nel discorso del deputato belga.

E anche il giornalista Gianfranco Mughini ha detto la sua sulle offese subite da  Giuseppe Conte nel Parlamento Europeo, come riportato da Dagospia.

“Da italiano non mi sento minimamente offesodall’atteggiamento sprezzante che i vertici dell’europarlamento hanno riservato all’avvocato Giuseppe Conte, quello che figura come il capo dell’attuale governo italiano. Tutto al contrario, sono perfettamente d’accordo con chi tra gli europarlamentari ha sparato in faccia all’avvocato che gli italiani i cui nomi sono pronunciati con rispetto nell’aula di Bruxelles sono quelli di Altiero Spinelli, Mario Draghi, Carlo Azeglio Ciampi , Emma Bonino. Laddove nel modo più assoluto io non mi sento rappresentato da un governo un cui componente incontra un rappresentante dei “gilets jaunes” che vorrebbe mettere a ferro e fuoco la Francia. Non mi sento rappresentato dai “Chi se ne frega!” pronunciati a ogni piè sospinto dall’altro vice del governo, Matteo Salvini, ogni qual volta si parla dei nostri rapporti politici con i Paesi fratelli dell’Europa”.

E’ chiaro che Mughini in questo suo intervento non ricopra il ruolo di avvocato difensore del Presidente del Consiglio. “Non mi sento rappresentato da un governo che fa lo gnorri nei confronti di un gangster politico venezuelano che ha ridotto alla fame il suo Paese, a cominciare dalla nutrita rappresentanza di italiani che ci vivono e ci lavorano e che sono impietriti dall’atteggiamento del governo italiano”.

Cos’è che non gli va giù del Premier? “L’avvocato Giuseppe Conte è un italiano che pensa di avere a portata di mano la grande occasione della sua vita. Da “volto nuovo” della politica – e qui Mughini fa una rflessione più ampia, nella quale sembra con un’insolita e strampalata similitudine tra politica e chirurgia “…un concetto ai miei occhi ributtante – dice “ai miei occhi ributtante…” sì ha scritto proprio così  “….chi di voi per una grave operazione chirurgica si metterebbe nelle mani di un “volto nuovo” della professione?” e prosegue parlando di Conte ” …egli pensa di avere il territorio spianato innanzi a sé. Gli altri due energumeni sbuffano e mostrano i muscoli, ma è lui ad assicurare coesione e continuità politica al nostro Paese. Si illude alla grande, direte. O piuttosto ci fa, magari in vista di un suo futuro politico in un contesto differente da quello attuale”. 

Mughini prosegue ridicolizzando lui il premier, i suoi modi di fare, il suo approccio. E dire che molti dei quali hanno in odio lo stile dei vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini vedono in Conte una figura dalla pacatezza quasi indispensabile. Una pacatezza che ha mostrato anche nella replica agli attacchi subito nel Parlamento europe. Ma niente, a Mughini non c’è nulla, dell’avvocato pugliese, che gli vada a genio: “Con il poco inglese che sa l’avvocato Conte confabula amicalmente con il capo del governo tedesco Il suo è uno slalom indefesso tra mosse che si vorrebbero astute e di cui crede di essere un campione onnipotente, e puttanate enormi”  dice e sottolinea la condizione economica dell’Italia, dovuta, a suo dire, al Governo in carica dal giugno scorso:“L’Italia è l’unico Paese europeo a essere entrato in una recessione tecnica, la produzione industriale è andata giù del 5,5% rispetto allo stesso mese di un anno fa, lo spread è al doppio di quanto non aveva ancora debuttato “il governo del cambiamento”, ed ecco che l’avvocato Conte, forte di un sorriso a 32 denti, dichiara urbi et orbi che l’annata 2019 sarà un’annata fulgida per la nostra economia e dunque per la nostra vita civile”  E  conclude con queste parole: “Bisognerà mettere le mani nella tasca degli italiani che lavorano, altro che annata fulgida”.

L’invettiva di Giampiero Mughini si conclude con un pensiero rivolto proprio ai due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. I due padri padroni di un Governo che finirà male, dice il giornalista, che traccia già un bilancio del Governo in carica, definito “fallimentare”. Mughini rimpiange Mario Monti e i governi del Presidente Giorgio Napolitano, E non ne ha mai fatto un mistero: “Conte crede che lui rimarrà in piedi sulla corda su cui lui passeggia e si destreggia alla maniera di un acrobata. Dimentica che in politica il rapporto di forze è spietato, e che ai due energumeni basta un movimento veloce e aggressivo della spalla per buttarlo giù o, peggio, per fargli temere che lo butteranno giù se sgarra. Non c’è avvocato che tenga contro quel rapporto di forze, non c’è “volto nuovo” che tenga quando il bilancio politico di un “governo del cambiamento” è talmente fallimentare“.

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Fonti: Twitter Alessia Morani, Dagospia

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