Forno crematorio a Napoli, il sindaco de Magistris entusiasta

A Napoli si inaugura il primo forno crematorio della città, ma non mancano le polemiche soprattutto da parte dell’ente che raggruppa gli operatori privati del settore onoranze funebri.

De Magistris, forno crematorio e Napoli - Leggilo

Non è andata giù a tutti la cerimonia di inaugurazione del primo forno crematorio a Napoli, tenutasi l’8 febbraio in Via Santa Maria del Pianto, nel quartiere di Poggioreale, a poca distanza dall’ingresso del cimitero. Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ha così presentato l’evento:”Oggi, con la #cremazione della prima #salma, abbiamo aperto il primo #fornocrematorio al #cimitero di #Napoli. La città aspettava questo momento da oltre #20anni!

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Se da un lato, dunque, l’amministrazione ha commentato questo evento come un grande traguardo raggiunto; dall’altra parte c’è chi ha trovato la cerimonia di apertura di dubbio gusto. Al Comune di Napoli non ha giovato soprattutto l’idea di filmare e pubblicare sui social la prima cremazione e per di più di una salma vera. Secondo molti commentatori il clima di entusiasmo poco si sposava con il momento dell’addio al defunto. Nel filmato inoltre è presente anche Enrico Panini, vice del primo cittadino partenopeo, che subito dopo l’incenerimento della salma esprime in un’intervista la sua soddisfazione per l’obiettivo raggiunto.

Non si sono fatte attendere le polemiche da parte di Gennaro Tammaro e Alessio Salvato, delegati dell’EFI che sta per Eccellenza Funeraria Italiana. I due hanno contestato con parole piuttosto forti soprattutto il clima festivo che ha accompagnato l’inaugurazione. Era l’inaugurazione del forno crematorio, l’hanno trasformata nell’apertura del Pizza Village, non rendendosi neanche conto di quanto aberrante sia pubblicare sui social network il video di una cremazione e andarne fieri.” E non solo, Tammaro e Salvato ci tengono a rimarcare che il forno crematorio non sarà comunque in grado di smaltire il carico di richieste. Aggiungono: “Ci hanno messo un’eternità per una soluzione che da sola non risolve il problema. E festeggiano come vedere una bara entrarci dentro sia la vittoria dello scudetto.”

Al di là delle contestazioni l’esordio per il nuovo forno crematorio non è stato di certo eccellente. Di fatto, però, la struttura permette di venire incontro alle richieste dei cittadini, abbastanza alte sul fronte della cremazione. Infatti fin da subito saranno cremate tra le 8 e le 10 salme al giorno ed entro l’estate è previsto l’ingresso di altri due forni con una media giornaliera di 30 cremazioni.

Fonte: InterNapoli.it

 

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