Rosanna, mamma a 63 anni: “I figli è meglio farli da giovani”

Rosanna Della Corte più di 20 anni fa è diventata mamma di un bambino a 63 anni grazie all’aiuto del Professor Vittorino Antinori.

Essere madri è un privilegio. Un dono. Non un diritto. C’è chi ci riesce subito, c’è chi fa più fatica, c’è chi non ci riesce affatto. Qualcuna sceglie di non arrendersi e di ricorrere alla fecondazione assistita. Qualcun’altra – come nel caso della donna 62enne romana che si è sottoposta ad inseminazione a Tirana – riesce a diventare mamma quando dovrebbe essere ormai in menopausa. La signora in questione ha partorito in questi giorni una bambina di oltre 3 chili e sta bene; ha detto di aver provato questa strada dopo aver aspettato per anni inutilmente l’uomo giusto. Non è l’unica: per esempio Marina Marcato, una donna di 55 anni, che dopo aver perso il suo unico figlio di 16 anni durante un’immersione è riuscita ad avere un secondo bambino. Per non parlare poi delle donne dello spettacolo come Gianna Nannini o recentemente Brigitte Nielsen che sono diventate madri in età avanzata.

Rosanna, mamma a 63 anni: “Sono stata fortunata”

Un caso molto conosciuto è quello di Rosanna Della Torre, una sorta di “pioniera”: nel 1994 infatti è riuscita ad avere un figlio a 63 anni rivolgendosi al Professor Vittorino Antinori. Rosanna e il marito avevano perso l’unico figlio Riccardo appena 17enne in un incidente e hanno deciso di averne un altro, chiamato poi anche lui Riccardo. La signora, che oggi ha 87 anni, in un’intervista a Il Messaggero dice di essere stata molto fortunata, visto che il bimbo è sempre stato bravo e soprattutto in salute, ma si è forse resa conto della differenza d’età e delle energie che ci vogliono per crescere un bambino. “Sono stata fortunata, Riccardo, mio figlio, oggi ha 24 anni, ed è un bravissimo e bellissimo ragazzo, molto serio, è sempre stato sano e non mi ha mai dato problemi. Ma non avrei mai provato ad avere un figlio a quella età se non fosse morto il mio primo ragazzo. Non lo avrei fatto assolutamente”. Per un figlio, infatti, bisogna essere giovani: “dopo una certa età è sbagliato avere un figlio. Bisogna prendere certe decisioni quando si è giovani, secondo me non oltre i 45-50 anni. Dopo no. Se non fosse morto il mio primo figlio, io non l’avrei mai fatto”. Secondo Rosanna, rimasta vedova da poco, “questi bambini avrebbero bisogno di una persona più giovane, vicino. Poi, dico la verità, Riccardo non mi ha mai detto niente, non mi ha mai chiesto perché non ero giovane. E non mi ha mai dato alcuna preoccupazione”.

Effettivamente non si riflette abbastanza quando si desidera un figlio e si è già “grandi” che un giorno questi cresceranno e che dovranno sostenere il peso di genitori anziani. E’ giusto che un ragazzo di 20 anni non si viva le esperienze dei coetanei per accudire i genitori? Senza dimenticare che la differenza d’età con il tempo diventerà un peso. Certo, bambini tanti desiderati sono sicuramente molto amati, ma a che prezzo?

Fonte: Il Messaggero

Impostazioni privacy