Vito filma la figlia di 4 anni mentre racconta: “A scuola mi dicono cacca”

Una bambina di 4 anni ha parlato di come si sente quando i suoi compagni la prendono in giro per via del colore della pelle.

La storia è molto semplice: una bambina viene presa in giro dai suoi compagni di asilo perché è di colore e la chiamano “cacca”. Il papà, invece che passare per vittima, ha reagito e ha postato un video su Facebook per far comprendere il problema e ciò che sta attraversando sua figlia: “Mai avrei voluto pubblicare un video del genere, ma da padre ho il dovere di farlo. Sia chiaro non è un accusa ai bambini nominati non hanno colpe, è un modo per far capire agli adulti il male che possiamo causare con la nostra superficialità! Il razzismo si combatte a questa età… Magari le parole di una bambina di 3 anni hanno un altro peso! Educhiamo i nostri figli all’uguaglianza e facciamogli capire che il mondo è bello proprio per la varietà di colori e la diversità! Sensibilizzare le persone è il regalo più grande che posso fare a mia figlia. NO AL RAZZISMO!!!!!!”

Bimba di colore vittima di razzismo, il papà: “La chiamavano cacca”

La bimba è figlia di Vito e di Lina, una ragazza italiana di origini ghanesi. Nel video la si vede mentre parla del suo disagio all’asilo: “Non voglio tutto marrone, voglio solo tutto bianco”, in riferimento al suo colore della pelle e ad un bambino che l’aveva presa di mira, Antonio.
Vito, che gestisce un bar a Sant’Antimo in provincia di Napoli, ha poi parlato con la giornalista Selvaggia Lucarelli e ha chiarito ulteriormente la vicenda: “La storia andava avanti da almeno un anno. Mi diceva che a scuola la chiamavano cacca. Il collegamento cacca/pelle scura l’ha fatto lei, ci è arrivata da sola. È piccola ma tanto sensibile, non le sfugge niente”.
Il giovane ha raccontato di aver girato il video per mostrarlo alle maestre: “Avevo fatto questo video per mostrarlo alle maestre e far capire il problema. Si sono commosse, non si erano accorte di nulla. Hanno fatto una riunione con i genitori della classe, qualche bambino ha ammesso e ha chiesto scusa. Si sono tutti mortificati”. 

Anche se quel famoso Antonio non è più in classe con lei, la bambina continua a ricordarselo e adesso chiede di farsi stirare i capelli perché “dice che un bimbo le disse che doveva andare a scuola con i capelli lisci e bianca… non è facile. Si sente a disagio se qualcuno la guarda, si copre la faccia con la mano… È una cosa che deve superare, non sa quante ne dovrà vivere ancora. Del resto non è solo un problema di razzismo dichiarato, certe volte c’è quello più inconsapevole di chi ci dice “dai, tanto non è scura scura…”. Noi però l’aiuteremo a superare tutto con il nostro amore”.

Infine il giovane papà chiede che il senso del video non venga travisato: “L’unica cosa che chiedo, è di non travisare l’obiettivo del video. Non voglio accusare la scuola, nè genitori nè bambini, il senso del video è quello di sensibilizzare quante più persone possibili… Questo è il regalo più grande che io posso fare a mia figlia e ad altri bambini che vivono la stessa situazione”. 

In molti gli hanno inviato messaggi di solidarietà: “Questo uomo ha vinto tutto. Sei un uomo e un padre davvero eccezionale. Le tue donne sono molto fortunate”, “Vito sono incantata nel guardare tua figlia, è stupenda, e tu sei un GRANDE PAPÀ”, “Questa è una splendida storia d’amore!”. 

Fonti: Facebook Vito Castiglione, Facebook Selvaggia Lucarelli

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