Judith: “Ho il nome di chi mi discriminata e di chi mi ha usato violenza”

Judith Romanello, la ragazza offesa durante un colloquio di lavoro a Venezia deve aver passato giorni difficili dopo che ha deciso di rendere nota la sua storia. Il tema è delicato: il razzismo. L’uomo che Judith ha incontrato non è sembrato affatto interessato alle capacità lavorative e all’esperienza della ragazza ma avrebbe compiuto la sua scelta solo sul colore della pelle. E con parole brutali, anche. Quello che è accaduto successivamente è sfuggito al controllo della ragazza: ha deciso infatti di pubblicare un breve video su FB, riportato poi su Rainews, per denunciare il fatto. Ma mancava qualcosa nella sua storia: il nome della persona che l’aveva offesa. Alcuni giornalisti hanno affermato di averla contattata e hanno riferito di non essere riusciti ad ottenere dettagli decisivi per identificare il colpevole. La circostanza non è piaciuta neanche un po’. La sensazione diffusa è stata quella di un altro caso Daisy – la ragazza colpita la scorsa estate da lancio di uova – e forse anche peggio: se infatti nel caso di quest’ultima si era trattato di un gesto precipitosamente bollato come razzista, nel caso di Judith molti hanno avanzato l’ipotesi che la ragazza si sia inventata tutto, per semplice protagonismo.

E’ emerso inoltre che tempo addietro la stessa aveva denunciato uno stupro di cui si sapeva poco o nulla. E, anche qui, il nome dell’aggressore era rimasto ignoto. I commenti negativi sono stati molti, oltre il tollerabile. Così la ragazza ha parlato ancora questa volta per spiegare e difendersi, con queste parole riportate da Il Corriere della Sera:

Intervengo dopo aver letto la valanga di offese gratuite che avete rivolto, a me ed alla mia famiglia, solo per precisare che dispongo di nome e numero di telefono della persona di cui non ho voluto fare menzione, cosí come dispongo di tutta la documentazione relativa alla violenza subita nel 2017 per la quale esiste un procedimento penale a carico di una persona di cui pure non faró il nome ma che risulta imputata. Mi riservo di presentare denuncia alla polizia postale per diffamazione aggravata nei confronti di tutti coloro i quali mi hanno offesa pesantemente e ringrazio tutte le persone che mi hanno dimostrato vicinanza.

Fonti: Rainews, Il Corriere della Sera

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