David Ermini, l’amico di famiglia dei Renzi diventa vicepresidente del CSM

David Ermini. Chi è costui? Sicuramente è una persona piuttosto conosciuta dalla famiglia Renzi. Già compagno di scuola dell’allenatore del Chealsea Maurizio Sarri, nonché amico di lungo corso di Tiziano Renzi, Ermini pare essere arrivato alla politica di alto livello grazie a Matteo (Renzi).

Ermini infatti dal consiglio provinciale di Firenze è arrivato fino in Parlamento, diventando vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, eletto tra le polemiche come successore di Giovanni Legnini con 13 voti a 11 (2 gli astenuti). Ermini ha battuto il docente Alberto Maria Benedetti indicato dai Cinque stelle.

Perché l’elezione di Ermini ha suscitato diversi mugugni? Perché si tratta dell’unico politico tra quelli che siedono tra i giudici del CSM. Cinquantanove anni, proveniente da una famiglia di avvocati di Figline, in riva all’Arno – a soli 15 chilometri da Rignano dove risiede la famiglia Renzi – conosce bene Matteo Renzi, che aveva ospitato nel 1996 proprio a Figline in un dibattito pubblico con Valerio Onida. Dopo essersi candidato senza successo come sindaco,  diventa prima consigliere provinciale con la Margherita, poi capogruppo quando il presidente della provincia è proprio Renzi e poi nel 2013 deputato del PD. Insomma, un’escalation prodigiosa, che non si ferma: nel 2014 – subito dopo essere aver inaugurato il suo Governo – Renzi lo nomina  responsabile Giustizia nel 2014. Difende inoltre i Renzi e Luca Lotti nell’inchiesta Consip e attacca il capitano del Noe Gianpaolo Scafarto sui social network, come riportato dall’Ansa: “Prima si prende di mira Renzi e poi si lavora sulle indagini? Ci sono mandanti?”.

Un comportamento che negli anni ha sempre mostrato fedeltà nei confronti della famiglia Renzi, ma senza prendere una posizione netta contro i magistrati, cosa che gli ha permesso di arrivare appunto al CSM, come riportato dall’Agi. Dura la critica di Di Maio: “Questo renzianissimo deputato fiorentino del Pd è appena stato eletto presidente di fatto del Csm. Lo hanno votato magistrati di ruolo e membri espressi dal Parlamento. Ma dov’è l’indipendenza? E avevano pure il coraggio di accusare noi per Foa che non ha mai militato in nessun partito”.

Fonti: Ansa, Agi

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