Ponte Morandi, il papà di Giovanni: “Ringrazio Genova ma ridatemi il corpo di mio figlio”

«Ora è il momento del dolore e il dolore deve essere condiviso con chi, per ragioni anagrafiche o di salute, non poteva raggiungere Genova», spiega Roberto, padre di Giovanni Battiloro, uno dei quattro ragazzi di Torre del Greco morti per il crollo del Ponte Morandi. Le quattro famiglie hanno deciso di far svolgere i funerali nella città natale dei loro figli, come riportato da RaiNews: il rito si terrà domani alle 17.30 nella basilica di Santa Croce. Per le altre vittime ci saranno sabato i funerali di Stato.

«Il nostro non è un no ai funerali di Stato – aggiunge Battiloro, raggiunto telefonicamente – durante i quali ci saranno le foto dei nostri figli, ma solo la volontà di stringerci con il nostro territorio che in queste ore ha fatto sentire forte la propria vicinanza». Roberto Battiloro ha parole d’elogio «per il sindaco di Genova e le autorità locali, come per l’umanità mostrata dal personale tutto dell’ospedale. E molto attivo è stato il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba». Per individuare le responsabilità di quanto accaduto «ci sarà tempo – conclude il padre di Giovanni Battiloro, morto a 29 anni – e per questo abbiamo già dato mandato a un avvocato»

 

Funerali separati anche per Stella Boccia, 24 anni, e il peruviano Carlos Jesus Erazo Trujillo, 27 anni, i due fidanzati di Arezzo morti nel crollo, come riportato da Repubblica. Stella sarà portata a Foiano della Chiana (Arezzo) dove sabato 18 agosto alle 15 si svolgeranno le esequie con rito evangelico. La celebrazione si terrà in forma privata e senza telecamere così come voluto dai familiari, alla presenza esclusiva di parenti e amici provenienti anche da Somma Vesuviana (Napoli), luogo di origine della famiglia prima di trasferirsi una ventina di anni fa in Toscana. La giovane vittima riposerà nel cimitero di Badia al Pino (Arezzo). Per Carlos, peruviano da tanti anni residente a Capolona (Arezzo), invece ci saranno i funerali di Stato con le altre vittime sabato a Genova. Carlos lavorava come cameriere in un ristorante nel centro di Arezzo, a poca distanza dal negozio dove lavorava Stella.

Fonti: RaiNews, Repubblica

 

 

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