Correva Marco Coletta. Così hanno detto i testimoni ai Carabinieri che hanno rilevato l’incidente nel quale il giovane ha perso la vita, sabato mattina, come riportato da Il Gazzettino. Marco, 19enne di Piove di Sacco vicino Padova stava tornando a casa dopo aver dato poco prima l’orale della Maturità all’istituto professionale «Guglielmo Marconi» di Cavarzere. Il ragazzo aveva fatto una buona impressione alla commissione giudicante ed era entusiasta per questo.
Le sue fatiche di studente erano finite. Come tutti i ragazzi alla sua età aveva i suoi progetti per i prossimi giorni: spensieratezza e riposo, prima della pubblicazione dei risultati che sapeva sarebbero stati buoni. Ma quella sua fame di vita, quel desiderio di crescere e diventare adulto, lo ha tradito. Correva troppo, hanno detto i testimoni, che lo hanno visto passare, temendo che qualcosa sarebbe accaduto.
Marco è morto poco dopo in un incidente d’auto che non gli ha lasciato scampo: il diploma è stato consegnato al suo funerale,celebrato nella chiesa della Madonna Addolorata di Arzerello, ai genitori Loredana e Antonio. Increduli, distrutti. Il feretro è stato accolto da tanti ragazzi che per l’amico hanno preparato sul sagrato un lenzuolo pieno di firme e un collage di fotografie dei momenti più belli trascorsi insieme. La mamma Loredana ha ricordato il suo ragazzo con parole piene di rimpianto e affettuoso rimprovero, come riportato da Nuova Venezia: «Sei sempre stato un discolo, nemmeno le suore all’asilo riuscivano a controllarti. Ti ripetevo sempre di andare piano, ogni giorno. Ti vorrò comunque sempre tanto bene»
Ai genitori di Marco Coletta è stato consegnato il diploma durante la toccante cerimonia funebre. A metterlo sull’altare è stata la vicepreside Frediana Fecchio, tra le ultime a vederlo prima che salisse in auto e corresse incontro ad un destino impossibile da accettare. “Ce l’ha fatta“, ha detto la docente “ottenendo una votazione di 64/100 grazie soprattutto a uno splendido esame orale che ha favorevolmente colpito la commissione“. Quell’esame che gli ha dato l’ultimo momento di felicità della sua vita. “Voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, e che ancora sorridi“. Marco Coletta è stato accompagnato in corteo fino al vicino cimitero, dove ad accoglierlo, prima della sepoltura a terra, c’era una pioggia di petali di rosa bianchi e gialli.
Fonti: Il Gazzettino, Nuova Venezia