I migranti della nave Aquarius sbarcano in Spagna. Renzi: “sconfitta italiana”

La nave Aquarius sbarca in Spagna e Matteo Renzi non la manda giù. Dopo l’intervento sui social, smentendo se stesso e la sua promessa di silenzio, l’ex premier commenta cosi nel corso di un’intervista a Lucia Annunciata su Raitre: «Salvini ha fatto il bullo con 629 disgraziati, ma non è cambiato nulla.Ha fatto uno spot, ma da domani rimane tutto uguale. I porti sono ancora aperti e l’Italia è più isolata di prima. Macron non ci ha chiesto scusa e siamo andati comunque all’Eliseo. Non si può fare politica sulla pelle dei deboli. Un milione di like non vale una vita». Un’analisi, quella dell’ex segretario, che disattende gli esiti del sondaggio reso noto nelle ore scorse dal Corriere della Sera che invece ritiene che la questione Aquarius rappresenti, al momento, una netta vittoria del Governo Conte, sul fornte Ue e su quello interno.

Spagna, Aquarius approda con i migranti

L’ex segretario Dem riduce la questione migranti ad un fatto di soldi e propone la sua soluzione: «629 persone accolte sono nulla rispetto a quelle che sono arrivate da noi. Conte porti al Consiglio Ue una proposta semplice: basta soldi europei a chi non accoglie profughi. Diciamolo ai paesi come l’Ungheria. Ma Salvini non lo dice perché ha fatto un accordo con loro…Io non lascio morire le persone in mare. Piuttosto perdo voti, come è successo… Basta giocare con la paura, è una pericolosa deriva culturale...».

Quello di negare soldi Ue a chi non accoglie i migranti è una soluzione già proposta da Renzi più di un anno e mezzo fa, quando era ancora premier. Egli si disse, sul tema: “Pronto a bloccare il bilancio Ue“. Non se ne fece nulla. Una soluzione, peraltro, che non comprende o comunque disattende il cuore del problema: che non riguarda il denaro – che è certo una questione rilevante ma non sembra la principale – quanto il problema della pressione migratoria, gravata in maniera del tutto sproporzionata su Italia e Grecia.

La prima ad attraccare in Spagna, dopo sette giorni di navigazione, è stata la motonave Dattilo della Guardia Costiera italiana, con a bordi i primi cento migranti dell’Aquarius. Arrivano a Valencia alle 6.45. Le operazioni di prima assistenza sono durate non meno di due ore. Poi è stata la volta della Aquarius vera e propria. Dopo ha attraccato Orione, l’altra unità della Marina italiana che ha scortato la nave. Sulla banchina un lungo striscione:  «Welcome home» in 5 lingue, tra cui l’arabo.

La Spagna ha preparato tutto con cura: sul molo 2 è stato allestito un punto di raccolta e assistenza interdetto alla stampa: la ressa di 700 giornalisti, cameraman e fotografi è stata tenuta a distanza per inziare gli accertamenti sanitari: un team di oltre 2mila operatori è al lavoro, tra cui mille volontari della Croce Rossa e 470 traduttori. «L’Italia ci ha respinto ma Dio non lo farà mai, lui ha un piano migliore per noi» ha dichiarato un migrante appena messo piede a terra.  I nuclei familiari resteranno uniti e i minori non accompagnati sono destinati tutti nella stessa località, probabilmente Alicante. Gli immigrati hanno ricevuto un kit con cibo e vestiti e sono stati trasferiti in bus nei centri temporanei di accoglienza: 18 di loro, di cui 3 minori e 7 donne incinta, sono stati ricoverati in ospedale fanno sapere le autorità spagnole.

Fonti: Matteo Renzi Youtube, One Media Video, Rai Play, El Pais

Cosa disse Renzi su Europa migranti e immigrazione:

 

https://www.youtube.com/watch?v=HAi7klRXv3M&feature=youtu.be

Impostazioni privacy