Dopo Mario Balotelli che ha scoperto avere una vocazione politica subito dopo l’insedimanto del nuovo Governo Conte è ha colto l’occasione per parlare di razzismo, integrazione e diritto di cittadinanza per i migranti; dopo Roberto Saviano che ha invitato le Forze dell’Ordine e ogni altra figura istituzionale del Paese a diobbedirgli, anche Fabrizio Corona sferra un colpo alla figura di Matteo Salvini.
Non solo i senatori Matteo Renzi e Mario Monti hanno criticato il nuovo governo targato Lega e Movimento 5 Stelle. Forse per non essere da meno di Balotelli e Saviano Fabrizio Corona ha voluto dire la sua sulla squadra guidata da Giuseppe Conte scegliendo anche lui avversario Matteo Salvini. Se Balotelli ha usato i temi ampi dell’integrazione e del razzismo, e ha fatto solo un riferimento ironico a Matteo Salvini. Se Roberto Saviano ha invece scelto un attacco frontale, con l’intento di alzare il livello dello scontro, Fabrizio Corona sceglie il sarcasmo per sottintendere quella che, a suo dire, sarebbe l’incontrovertibile e irrimediabile impreparazione del neo Ministro degli Interni.
“Se Salvini può fare il ministro dell’Interno – ha dichiarato l’ex re dei paparazzi – è come se io diventassi ministro della Giustizia, uguale”. L’affermazione di Corona non è passata inosservata e non è piaciuta affatto, come prevedibile, al titolare del Viminale: “Ci mancava pure Corona” ha scritto il leader della Lega sui social, condividendo le dichiarazioni che lo riguardavano. A stretto giro è arrivata la replica di Fabrizio via Instagram. E la controreplica fuga ogni dubbio sugli intenti polemici di Corona: “Le mancavo perché uno stato di ‘non diritto’ mi ha reso muto violando ogni legge della costituzione. Ma oggi ci sono. E presto, se vorrà, la inviterò per un confronto.” Uno scontro destinato a continuare?
Fonti: Instagram Fabrizio Corona