“Nessun governo Cottarelli”. Si riparte con Lega e Movimento 5 Stelle

Dopo la giornata infruttosa di oggi, che ha palesato le enormi difficoltà del premier incaricato Carlo Cottarelli a formare una lista per il governo da presentare al Quirinale, lo scenario politico isituzionale sembra pronto per l’ennesima svolta.

Il Governo Cottarelli già morto

Il timore di un altro bagno di sangue sui mercati – dopo il crollo di questa mattina, che ha evidenziato come la carta pensata dal Colle per tranquillizzare il mondo finanziario non ha aveva sortito alcun effetto – sembra aver indotto i protagonosti ad un rapido passo indietro. Carlo Cottarelli per primo, che in mattinata incontrerà nuovamente il Presidente Sergio Mattarella, sembra sul punto di farlo. E’ presto per dire se rinuncerà all’incarico, ma per Cottarelli apprendere che l’eventuale escutivo da lui guidato  non avrebbe alcun voto in Parlamento, perfino da quelle forze – come il PD che hanno sempre appoggiato i governi tecnici da Mario Monti in poi – potrebbe averlo convinto dell’imprticabilità della strategia operata da Mattarella.

Governo Cottarelli, voti zero

E prendere zero voti o poco più davanti al Parlamento per lui, che su Twitter ha riticato aspramente il Contratto di Governo Lega – Movimento 5 Stelle – potrebbe rappresentare un’umiliazione traumatica, prima ancora di iniziare il pur minimo percorso di governo ipotizzato per lui e i suoi ministri.

E si paleserebbe a quel punto una situazione politico istituzionale assurda: un Governo del Presidente con zero voti dopo che lo stesso Presidente ha detto no ad un Governo pronto per governare. Tutto questo sotto il tiro dei mercati.

Di rimando ci sono le dichiarazioni degli altri due protagonisti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che contribuiscono a delineare un ritorno alla prospettiva di un governo Lega – Movimento 5 Stelle – secondo la volontà espressa dall’elettorato.

Cottarelli è andato al Quirinale di nuovo e se ne è tornato, non c’è stato un solo gruppo parlamentare che ha detto che lo sostiene, perché tutti sanno che se fanno partire un altro governo tecnico non prendono zero, ma meno dieci, meno venti

“Governo Lega – 5 Stelle, questa maggioranza è pronta”

La maggioranza in Parlamento c’è. se si vuole risolvere questa crisi e rassicurare i mercati si faccia partire un governo che ha già un programma chiaro“. A parlare così è Luigi Di Maio che, dopo la richiesta di impeachment per il presidente Mattarella, durante un comizio a Napoli ha affermato che l’ipotesi non è più sul tavolo. “Prendo atto che Matteo Salvini ‘cuor di leone’ non vuole fare l’impeachment e lì ci vuole la maggioranza

Il problema non è il Quirinale – ha aggiunto – ma dobbiamo decidere invece se i governi italiani li devono decidere i cittadini che votano o le agenzie di rating e la Germania“. Il riferimento, neanche tanto esplicito, è alle clamorose affermazioni del Commissario europeo al bilancio, il tedesco Gunther Oettinger ad alimentare i dissidi tra Germania ed Italia con una dichiarazione pesante e fuori luogo:«I mercati insegneranno agli italiani a votare nella maniera giusta»

Sembra  dunque che la trattativa sia ripartita nelle ultime ore e che Lega e M5s potrebbero ritentare a fare il governo: “Se abbiamo sbagliato qualcosa lo diciamo: ma una maggioranza c’è in Parlamento fatelo partire quel governo ma basta mezzucci. Perchè di governi tecnici, istituzionali, non ne vogliamo. Perchè quelli traseno e sicc e si mettono e chiatte (“nascono senza pretese poi si allargano”, ndr) come diciamo noi” ha detto Di Maio a Napoli.

“Per tornare al voto – ha aggiunto Di Maio – non serve la bandiera del movimento, ma la bandiera italiana. Perché in quei colori c’è il popolo italiano e la sovranità appartiene al popolo italiano non a quello tedesco”. Questo passaggio del discorso del leader M5s è stato salutato da uno sventolio di bandiere tricolori, presenti in gran numero.

Matteo Salvini: “Primo passo del governo, cambiare la Legge Fornero”

Riprende così corpo, dopo poche ore dal diniego del Capo dello Stato l’ipotesi di un esecutivo Lega-Movimento 5 Stelle e le elezioni sembrano allontanate anche dalla richiesta di Matteo Salvini sul lavoro delle Commissioni: “Come segretario della Lega chiedo ai presidenti di Camera e Senato di insediare le Commissioni“. L’obiettivo – per ora limitato – è “smontare un pezzo di legge Fornero, approvare la legittima difesa e tagliare i vitalizi e alcune tasse. L’unica cosa che non permetterò è che, in attesa di capire cosa fa Cottarelli e dove va Mattarella, gli italiani abbiano un Parlamento che non lavora“.

Anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni avverte che qualcosa sta cambiando e si dice disposta a dare il proprio contributo ad un esecutivo espresso dal voto popolare: “Una maggioranza in Parlamento c’è, ed è formata da M5s e Lega. Era pronta a fare un governo e aveva stipulato un contratto di governo. Noi siamo stati critici però arrivati a questo punto siamo anche disponibili a rafforzare quella maggioranza con FdI“, scrive su Facebook. E si rivolge direttamente a Mattarella: “Presidente, ci rifletta perché non avremo molto altro tempo“.

 

Fonte: Alanews

Impostazioni privacy