Luigi Capasso, il fratello lo difende: “Ho visto le bimbe nella bara, anche lui. Era un papà stupendo”

Luigi Capasso
(Facebook)

Luigi Capasso, il fratello lo difende: “Ho visto le bimbe nella bara, anche lui. Era un papà stupendo”.

“Ha sbagliato tanto, mio fratello ha avuto 15 minuti di blackout ma era una persona stupenda, sensibile. Stava male, si è sentito perso nella sua dignità di uomo. Non me lo aspettavo perché amava alla follia le sue figlie”. Si esprime così ai microfoni di Quarto Grado Gennaro Capasso, fratello maggiore di Luigi, dopo la tragedia dei 28 febbraio a Cisterna di Latina, quando le due figlie, Alessia e Martina sono state uccise a sangue freddo da Luigi e la moglie Antonietta ferita gravemente. “Non giustifico mio fratello, mi ha tolto due principesse”, dice Gennaro.

Il maggiore dei Capasso, però, sostiene che “Antonietta è stata mal consigliata” e che “Luigi non accettava la separazione perché all’improvviso è stato messo in mezzo a una strada senza poter vedere le figlie”. Il fratello del carabiniere smentisce che Alessia e Martina fossero terrorizzate dal padre: “Ma quando mai? Li vorrei vedere a uno a uno quelli che lo dicono”. Gennaro nega anche che il fratello fosse sempre violento e ossessivo: “Può capitare uno schiaffo in una coppia. Il telefono sotto controllo? E’ capitato una volta perché era geloso, Antonietta era sua moglie”.

Dopo aver visto il fratello all’obitorio Gennaro Capasso aveva parlato con Il Tempo: “Mio fratello non era un mostro. L’ho visto poco fa nella bara. Ho visto le mie principessine. E’ uscito di testa, ha avuto 15 minuti di blackout voleva tornare a casa e ha fatto di tutto per riuscirci. Non so se sia stato un marito pessimo, sicuramente era un ottimo padre e adorava le sue bambine. Quando Antonietta lavorava era lui, se non in servizio a guardare le figlie. Tutto questo terrore per il padre le mie nipoti non lo hanno mai avuto: le portava a danza, al cinema. faceva tutto quello che fanno i papà”.

Non sembra tuttavia ci sua stato alcun black out nella mente di Capasso. Nell’appartamento del residence in cui Antonietta viveva con le bambine sono state trovate infatti cinque lettere dirette ai familiari in cui ha dato direttive per ripartire l’eredità e soldi per pagare i tre funerali.

Fonti: Il Tempo, Quarto Grado

 

 

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