La Messick, malata di grave depressione e disturbo bipolare, non ha retto a queste accuse e si è suicidata, come riportato da The Guardian. La famiglia della donna ha voluto spiegare che “Jill credeva nel Movimento e sosteneva ogni donna che era riuscita a condividere quelle terribili verità su atti così ignobili. Aveva scelto di rimanere in silenzio di fronte alle calunnie di Rose McGowan, che attraverso la stampa si è scagliata contro Weinstein ma anche contro tante altre persone, compresa Jill, perché non voleva sminuire l’importanza delle altre donne che avevano iniziato a condividere i loro drammi. Non voleva che l’attenzione mediatica si alimentasse su di lei, anche a costo di vedere infangata la sua reputazione”.
F.B.
Fonte: The Guardian
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