Un dramma si è consumato oggi a Napoli, in tribunale. Un carabiniere di 45 anni, in servizio presso il reparto che fornisce assistenza alle udienze dibattimentali, si è ucciso, sparandosi con la pistola d’ordinanza, come riportato da Repubblica. L’uomo, col grado di maresciallo, non è morto sul colpo, ma è stato soccorso con un’eliambulanza e condotto all’ospedale Cardarelli. I medici hanno tentato di salvarlo, ma invano. Qualche ora dopo il ricovero, infatti, è stato constatato il decesso dell’uomo.
L’episodio si è verificato al 29esimo piano della cittadella, nell’area adibita ad eliporto. Il carabiniere 45enne, originario del casertano, al momento della tragedia, era solo, come riportato da Il Mattino. Da quanto si è appreso, avrebbe agito per problemi di carattere familiare. Il maresciallo suicida lascia la moglie, dalla quale però sembra si fosse da poco separato, e una figlia piccola. Sconvolti dall’accaduto i suoi colleghi.
In ogni caso, il maresciallo 45enne non ha lasciato nulla che facesse capire i motivi del gesto. Per cinque lunghe ore, i suoi colleghi hanno sperato che ce la potesse fare. Purtroppo, quello di oggi è solo l’ultimo atto estremo compiuto da un carabiniere negli ultimi mesi.
GM
Fonti: Repubblica, Il Mattino
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