Sebbene in Italia non esista ancora una legge che permetta la maternità surrogato o l’adozione a coppie omosessuali, non è la prima volta che il figlio di una coppia omosessuale partorito all’estero viene riconosciuto. Prima di oggi sono stati due i casi di bambini nati all’estero i cui genitori sono omosessuali il cui atto di nascita è stato trascritto dal comune senza un intervento della magistratura. Il primo si è verificato a Napoli nel 2015: il comune aveva trascritto l’atto di nascita di un bambino le cui madri erano sposate già da diverso tempo in Spagna. In quel caso ci furono diversi problemi dovuti alla trascrizione tanto che questo è stato prima cancellato dalla Prefettura e solo in seguito ad un contenzioso trascritto nuovamente su disposizione del tribunale. ù
Lo stesso anno un secondo caso si è verificato a Roma, dove il comune ha trascritto l’atto di nascita di un bambino figlio di due donne nato in Argentina.Dati i precedenti e le varie sentenze che hanno permesso il riconoscimento di figli alle coppie omosessuali, l’atto non dovrebbe correre il rischio di essere annullato.
F.S.
Fonte: Il Corriere della Sera
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