I primi 100 giorni di Berlusconi: “Giù le tasse e stop immigrazione”

Berlusconi è in piena campagna elettorale e, dopo aver lanciato con forza la sua proposta del cosiddetto reddito di dignità, ora descrive le iniziative che prenderebbe nei primi 100 giorni qualora fosse al governo dopo le prossime elezioni politiche. Intervistato da Il Giornale spiega: “Il primo partito della coalizione che saremo noi si insedierà al governo e realizzeremo le parti più urgenti del nostro programma: lotta alla povertà, controllo dell’immigrazione, abbattimento delle tasse. Come programma per i primi cento giorni non è male, mi pare”.

Berlusconi poi volge anche lo sguardo al passato: “E’ dal 1994 che chi mi vuole bene mi scongiura di non occuparmi di politica. Tuttavia è una costante della mia vita, quella di tentare imprese che tutti, anche le persone più vicine a me, giudicavano impossibili. E invece ho sempre avuto ragione io. È avvenuto quando ho costruito le nuove città modello, quando ho creato la Tv commerciale in Italia, quando ho fatto del Milan il club più forte del mondo, quando ho creato dal nulla un Movimento Politico che in due mesi ha vinto le elezioni, quando ho quasi costretto Bush e Putin a firmare a Pratica di Mare il trattato che ha suggellato la fine della Guerra fredda… Vuole che mi fermi per una semplice operazione a cuore aperto?”.

Berlusconi non lesina poi bordate a Grillo e al Movimento Cinque Stelle: “Grillo ha portato in Parlamento persone che prima di fare politica non avevano mai fatto nulla. Ora sono diventati dei veri professionisti della politica perché vivono esclusivamente dell’emolumento parlamentare. Questo vale proprio in particolare per il loro candidato premier. Noi invece stiamo selezionando persone che non hanno mai fatto politica, ma che nel lavoro, nelle professioni, nell’impresa, nella cultura, nel volontariato, siano vere e proprie eccellenze che abbiano dimostrato con i fatti non soltanto, ovviamente, assoluta onestà e capacità, ma anche di saper portare a casa dei risultati concreti e significativi”.

Fonte: Il Giornale

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