Litiga con un cliente: poco dopo lo trovano in fin di vita nel retro del ristorante

Nessuno sa cosa sia accaduto a Marco Pannone, 24enne di Latina. L’unica cosa certa è che qualcuno lo ha pestato al punto di mandarlo in coma.

Il giovane cameriere è stato massacrato di botte nel retro del locale per cui lavora. Era buio, nessuno ha visto nulla. I sospetti sono indirizzati verso un cliente con cui Marco aveva discusso poco prima.

Marco Pannone
Marco Pannone/archivio web- -Leggilo

Marco Pannone è originario di Fondi, in provincia di Latina. Ma da anni vive a Londra dove si guadagna da vivere come cameriere. È nipote dello chef Massimiliano Sepe. Qualche sera fa, uscito dal lavoro è stato aggredito, massacrato di botte e poi lasciato sull’asfalto agonizzante. Ora sta lottando tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva del King’s College Hospital dove è stato ricoverato e operato d’urgenza con l’asportazione di una parte della calotta cranica. Si ipotizza che il giovane cameriere sia stato aggredito alle spalle. Marco, infatti, ha praticato per anni kickboxing a Fondi e se lo avessero affrontato viso a viso sarebbe stato in grado di difendersi. La famiglia, avvisata il mattino successivo alla tragedia, è volata a Londra. Al momento il giovane è in coma e non si sa se tornerà ad abbracciare i suoi cari.

Chi ha aggredito Marco Pannone

Marco Pannone
Marco Pannone durante le vacanze estive/archivio web- Leggilo

Un’aggressione non solo brutale ma anche meschina. Ma chi può aver ridotto così un ragazzo di 24 anni che tutti descrivono come buono e gentile? I sospetti sono indirizzati verso un cliente con il quale Marco, poco prima di finire il turno, aveva avuto un diverbio. Da quanto emerso l’avventore non voleva andarsene anche se il locale stava chiudendo e da lì è nata una discussione con il cameriere. Certo per ora si tratta solo di un sospetto, le Forze dell’Ordine stanno continuando ad indagare. Tutti sperano di veder tornare Marco a Fondi, la cittadina che gli ha dato i natali e che lui, qualche anno fa, decise di abbandonare per volare a Londra in cerca di nuove opportunità. Il suo vecchio maestro di kickboxing,  Bruno Romano, che  allenava Marco quando ancora viveva a Fondi, ha raccontato: “Non ha mai litigato non nessuno, anzi, Marco ha combattuto sempre e solo in palestra. I compagni della palestra sono stati i primi ad essere avvertiti dagli aminici londinesi tramite i social, perché il locale in cui lavorava non aveva contatti con i familiari”. Purtroppo molto spesso i giovani camerieri vengono trattati con arroganza e poco rispetto dagli avventori dei locali. Di recente un giovane e rinomato chef ha raccontato di essere intervenuto in difesa di una sua collaboratrice e di aver cacciato via un tavolo di clienti molto ricchi e molto maleducati.

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