Arriva una brutta notizia riguardo ai parrucchieri e barbieri, la decisione era inevitabile.
Non ci sono buone notizie per i parrucchieri e i barbieri italiani. Alcune novità erano già nell’aria da qualche tempo ma ora è ufficiale. Con la crisi economica che stiamo vivendo in questo periodo in Italia, l’onorevole Riccardo Zucconi e Annamaria Frigo, vice presidente provinciale CNA hanno preso delle decisioni riguardo i parrucchieri, barbieri e centri estetici.
Il caro energia sta avendo un effetto molto duro su tutti i comparti economici e produttivi e tra le categorie più sofferte sono i parrucchieri, barbieri e centri estetici appunto. Sono quelli che fanno un uso maggiore di luci, phon, solarium e molti altri strumenti per i servizi dei clienti.
I parrucchieri e barbieri sono in crisi: la soluzione
È risaputo che la crisi energetica attuale in Italia sta causando non pochi disagi. Alcuni settori lavorativi sono più penalizzati di altri, come i parrucchieri, barbieri e centri estetici. Questi sono infatti quelli che fanno un uso più importante dell’elettricità dal momento che usano phon, solarium, e vari strumenti che necessitano di una sorgente di corrente per funzionare.
Con il personale da pagare e le spese energetiche più alte del normale a causa della crisi, questo settore sta passando un brutto periodo. Purtroppo non possono nemmeno ridurre i consumi perché tutto il giorno il locale deve essere ben illuminato e gli asciugacapelli rimangono in funzione per tante ore durante il giorno.
Inoltre per i centri estetici ci sono anche le frese collegate alla spine, i fornetti per il gel unghie e anche gli scalda cera che rimangono attaccati alla spina tutto il giorno per 8 ore. La situazione è quindi insostenibile, i costi sono raddoppiati di luce e gas e i prezzi sono altissimi. Questi prezzi alti si rifanno poi sui clienti, che vedono un aumento importante sul listino prezzi e decidono di sacrificare la loro routine di bellezza o di spostarsi altrove.
Da parte dello stato al momento non c’è alcun aiuto per queste imprese, sulle bollette. La situazione è rischiosa in vista sopratutto dell’inverno. La politica è intenzionata a fermare la speculazione sul prezzo del gas per la nazione e una volta fatto questo le cose dovrebbero migliorare.