Gli iraniani sono brava gente, in Italia politicizzate tutto, dicono gli amici di Alessia, finita in carcere a Theran

La famiglia e gli amici di Alessia Piperno, la travel blogger arrestata in Iran qualche giorno fa, invitano gli italiani a non politicizzare la vicenda.

Dopo giorni di silenzio e terrore per le sorti della 30enne romana, la famiglia ora è riuscita ad avere qualche informazione in più. Ma esige che si mantenga il massimo riserbo e che non se ne faccia un caso politico.

 

Da quanto si è appreso fino ad ora, Alessia Piperno -arrestata mentre festeggiava il suo trentesimo compleanno –  è stata portata nel carcere di Evin a Teheran. Dalle ricostruzioni sugli spostamenti della ragazza, si apprende che Alessia, prima di arrivare nella capitale iraniana, avrebbe trascorso un periodo anche in Kurdistan, una zona che viene costantemente monitorata per via delle istanze anti regime. La giovane era lì da circa due mesi e mezzo per lavoro: da 7 anni svolge la professione di travel blogger. La sua intenzione era dirigersi in Pakistan per ricostruire un villaggio.  Ma la Polizia iraniana l’ha fermata prima.

La Farnesina si sta già muovendo e fonti autorevoli ribadiscono la necessità di mantenere il silenzio, per evitare di compromettere i tentativi per riportare in Italia la donna. Anche perché – si sottolinea – sarebbe in atto la volontà di politicizzare l’arresto a prescindere dalle circostanze che lo hanno determinato. Non è stato chiarito, tuttavia, chi vorrebbe farne una questione politica. La stessa Alessia Piperno, in uno degli ultimi post  e video su Instagram, parlava di politica: raccontava della manifestazioni di piazza contro il Governo iraniano, della gente che urlava per le strade, degli scontri. Ma, dell’Italia, gli amici e i colleghi influencer di Alessia chiedono di smettere di parlare della vicenda: “Non crediamo che Alessia avrebbe voluto vedere i suoi tutorial su come fare il turbante al telegiornale e non crediamo che avrebbe voluto leggere commenti beceri e ignoranti. Inoltre siamo sicuri che Alessia non avrebbe voluto che si confondessero gli iraniani con il loro governo teocratico, su questa cosa lei era categorica“- si legge sui social. Gli amici della giovane accusano una certa parte di popolazione – e forse anche una certa parte politica – di strumentalizzare l’arresto di Alessia come, in passato, a loro dire, venne strumentalizzato il rapimento di Silvia Romano.

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